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mercoledì 11 luglio 2012

La Sardegna e i traghetti

La Sardegna è un'isola. E questo è un fatto che sicuramente non vi giunge nuovo.
E un'isola neppure così tanto vicina al resto della struttura continentale europea.
L'unica altra terra nei pressi è la Corsica, altra isola: praticamente una cugina.

Questa identità insulare ha sempre contraddistinto questa terra e non poteva che essere così. Se la Sardegna è quella che è oggi (nel bene e nel male), lo dobbiamo al suo regime di isolamento e separazione dal resto d'Europa e dal resto d'Italia.
Questo è un fattore che non si può mai dimenticare in tutte le proprie analisi. Sia che parliamo di vacanze, di affitti o di acquisti immobiliari.

Per giungere in Sardegna, fino a poco più di un decennio fa, l'unico vero sistema era quello di utilizzare il servizio traghetti offerto in principio dalla sola Tirrenia, compagnia di navigazione pubblica storica. Una vera istituzione. Più che altro culturale, visto che la compagnia non si è mai distinta per la cortesia e per la qualità del suo servizio.
Dopo arrivarno le compagnie private, Moby Lines del signor Onorato in primis. E poi Grimaldi, Sardinia Ferries, GNV e via dicendo.
La vera rivoluzione, comunque, è stata l'avvento dei voli aerei low cost, a basso costo.

Fino agli anni '80 e primi anni '90, volare era un modo di viaggiare a semplice appannaggio di professionisti e appartenenti ad una fascia media alta in termini di ricchezza. Il costo di un biglietto aereo era decisamente proibitivo.
Ma il mercato aereo introduceva una rivoluzione, ovvero voli spartani a prezzi decisamente appetibili e concorrenziali.
Questo tipo di nuovo modo di volare ha preso piede anche in Sardegna anche se in misura contenuta agli inizi e principalmente indirizzato ai mercati anglofoni e germanici.

In ogni caso, vuoi per l'aumento di concorrenza da parte di un metodo di collegamento alternativo, vuoi per l'aumenta competività del mercato del trasporto marittimo, i prezzi del trasporto cominciarono a scendere.
In taluni casi in modo vertiginoso. 
Oggi sorridiamo (visto il notevole aumento dei prezzi medi per un viaggio di andata e ritorno per la Sardegna con auto al seguito) ma fino a non molti anni fa, era possibile prenotando neppure molto tempo prima, viaggiare a costi irrisori, spesso pagando SOLO 1 euro per il trasporto dell'auto.

Ora è alquanto evidente che trasportare in Sardegna un automobile non può costare un euro. Forse ci piacerebbe pensare che questo sia possibile ma ciò NON E' NELL'ORDINE DELLE COSE.

La Sardegna è un'isola. Un'isola distante dal resto dello stivale.
La sua bellezza e il suo fascino deriva principalmente da questo fattore.
E questo fattore ha il suo costo.

Con questo, non stiamo minimamente dicendo che i rincari degli ultimi 2 anni riguardo ai costi dei traghetti per la Sardegna siano giusti e giustificati. Non lo pensiamo minimamente.
Pensiamo che si sia andati da un eccesso all'altro.

E che lo si sia fatto in maniera repentina, troppo repentina, con la creazione di un danno d'immagine ed economico notevole.
Crediamo che dietro questa sorta di accordo collettivo fra le compagnie private, il bene comune e il servizio pubblico (che comunque qualunque compagnia marittima, pubblica o privata che sia, deve fornire) siano stati sacrificati in nome di interessi privati di tipo lucrativo e speculativo.

Forse una politica migliore sarebbe stata un aumento concertato dei prezzi spalmato nel corso degli anni. In modo da permettere a privati, imprese e enti amministrativi pubblici di predisporre le opportune contromisure.

La nostra idea è che, prima o poi, il sistema turistico SARDEGNA, troverà un suo nuovo equilibrio. Non crediamo che questo aggiustamento debba essere lasciato a se stesso e che basti solo attendere. Occorrono azioni concrete in tale direzione.
Ma prima o poi sarà ineludibile che si ritrovi un equilibrio.

Forse non tutti potranno venire in Sardegna perchè a qualcuno apparirà più conveniente spendere la stessa cifra (complessivamente) e passare 15 giorni da un'altra parte piuttosto che 10 in Sardegna. Questo per via dei costi aggiuntivi del viaggio.
Forse.

Ma molte più persone possono venire in Sardegna proprio per questo motivo.
Quanti italiani vanni a Cuba o alla repubblica domenicana, nonostante non sia dietro l'angolo? Ci sono dei motivi. Forse solo un'idea collettiva. E' un discorso ampio.

La realtà è che, con un pò di accortezza, è possibile venire in Sardegna senza spendere in realtà un patrimonio. I prezzi sono aumentati e talvolta lo hanno fatto in modo percentualmente elevato.
Ma già da adesso è possibile vedere che le compagnie di navigazione stanno facendo parziale marcia indietro.
Notiamo già proposte commerciali promozionali di 210 € per 2 adulti + auto andata e ritorno (vedi per maggiori approfondimenti qui).
Esiste poi la compagnia di navigazione della regione Sardegna che fa viaggiare a costi incredibilmente bassi, sulla linea di qualche anno fa e a volte meno.
Questo il sito su cui prenotare: Saremar.

La Sardegna è bella. E' meta sognata e desiderata di moltissimi italiani e stranieri. Lo è e lo sarà.
Forse in futuro ancor di più con il continuo miglioramento della qualità dei servizi e la preservazione delle bellezze naturali. Cosa che il popolo sardo tiene a fare. Anche per la mancanza di potenziali pericoli dovuti all'inquinamento o alla produzione industriale che in Sardegna è veramente bassa.

Comprare una casa in Sardegna è una scelta saggia.
Farlo ora, anche un'opportunità e un affare.

Saludos a tottu.

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