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martedì 29 gennaio 2013

Le provvigioni di un'agenzia immobiliare

Quando ci si rivolge ad un'agenzia immobiliare, ci si sta rivolgendo a dei professionisti.
E il motivo che induce qualcuno a rivolgersi ad un professionista, ovvero una personale specializzata in una certa professione, è semplicemente quello di avvalersi dei servizi e della competenza in un settore o ambito in cui non ci si sente particolarmente ferrati.

Appare evidente che nessuno possa considersi un esperto o una persona completamente competente in qualsiasi ambito, area o settore esista.
Qualcuno già disse che nella vita, per andare bene e ottenere grandi soddisfazioni, occorre essere sapere qualcosa di tutto e tutto di qualcosa.

Gli interlocutori di un'agenzia immobiliare spesso dimenticano il connotato di professionalità che caratterizza (o dovrebbe caratterizzare) gli agenti stessi.

Un professionista conosce il suo mercato, conosce le normative e i regolamenti, è esperto nel trattare con le persone coinvolte nell'affare e ha dalla sua una vasta esperienza di situazioni similari.

Un'agenzia immobiliare non è semplicemente un passaggio forzato per giungere all'immobile dei propri sogni. No. E' a tutti gli effetti un erogatore di servizi e assistenza.

Quando si va dall'avvocato, costui ci mette a disposizione la sua professionalità e conoscenza e in cambio noi paghiamo la sua parcella.
Lo stesso dicasi per il commercialista, il consulente del lavoro, il geometra o l'ingegnere.
L'agente immobiliare non differisce da queste figure.
E laddove ci sia un agente immobiliare che non ottempera al suo ruolo e i suoi doveri, è lui in quanto individuo ad essere in torto e a doverne pagare le consuguenze. Di certo non è qualcosa che va a ricadere sulla categoria in generale.
Forse è desiderabile cercare di comprare una casa minizzando i costi. Questo è naturale.
Sarebbe come affrontare un processo, una causa civile o una separazione potendo risparmiare sulle spese dell'avvocato.
Sarebbe come aggiustarsi l'auto risparmiando sui costi del meccanico.
E così via.

Ma acquistare un immobile presuppone delle conoscenze e delle competenze.
Bisogna conoscere il mercato della zona, avere esperienza di trattativa con i costruttori/proprietari in generale e della zona nello specifico.
Occorre conoscere ciò che la legge prevede per una compravendita in conformità con le leggi vigenti: quali moduli e documentazione visionare e compilare, quali passi seguire e quali garanzie ottenere.

I clienti hanno esigenze che necessitano di soluzioni che le soddisfino. E ci vuole molta esperienza e competenza per trovare le soluzioni che soddisfano le esigenze richieste. Non sempre è così facile e lineare trovare una relazione fra soluzioni e esigenze.
Gli esempi si sprecano e non vorremmo uscire fuori tema nel parlarne.
Ma ci è capitato spesso che il cliente avesse bene in mente la propria esigenza ma applicasse dei fattori molto arbitrari nel trovare delle soluzioni che le soddisfacessero. Escludendo magari dalla propria ricerca delle case che invece erano perfette per soddisfare le proprie esigenze.

Qualcuno, in qualche forum, talvolta esprime un disaccordo sull'entità delle competenze dell'agenzia immobiliare.
Noi, come quasi la maggioranza delle agenzie del nostro territorio, chiediamo il 3% sul prezzo di compravendita. Nei canoni di ciò che il codice civile prevede per chi svolge il nostro lavoro.

Siamo sicuri che non tutte le agenzie si meritano un compenso pari al 3% del prezzo di compravendita per i loro servizi. A parte rarissime eccezioni, tutti gli agenti immobiliari hanno diritto ad un compenso per il loro lavoro. E gran parte di essi merita un compenso pari al 3%.
Gestire un'agenzia immobiliare non significa solo mostrare delle case a qualcuno che entra in agenzia.
"Ecco la casa!" et voilà.... il gioco è fatto. Tu compri e loro guadagnano migliaia di euro senza praticamente far nulla. 
Ovviamente non è così. Qualcuno, in un esame superficiale potrebbe pensarlo.
Ma evidenziamo in breve quale possa essere il lavoro di un agente immobiliare che vende delle case vacanza:
1. Conoscere il territorio, i piani di sviluppo delle entità amministrative locali e le tendenze del mercato.
2. Informarsi sulle dinamiche dei prezzi degli immobili.
3. Avere una buona conoscenza dei principali operatori del settore edilizio e tenersi informati sugli interlocutori con cui l'agenzia opera.
4. Effettuare valutazioni e perizie sul valore e sul prezzo degli immobili per conto dei proprietari.
5. Promuovere sul mercato gli immobili presi in incarico.
6. Conoscere e tenersi aggiornati sulle norme che disciplinano il settore immobiliare e le compravendite immobiliari.
7. Fornire assistenza e consulenza a chi cerca un immobile nel territorio.
8. Mostrare alle persone interessate gli immobili in portafoglio prodotti, insieme alla necessaria documentazione.
9. Assistere l'acquirente nella trattativa con il venditore affinchè entrambi possano spuntare il miglior prezzo e le migliori condizioni.
10. Tutelare sia il venditore che l'acquirente nella fase di trattativa commerciale da informazioni scorrette o comportamenti non idonei o non rispettosi.
11. Seguire venditore e acquirente in tutte le fasi della compravendita.
12. Rappresentare per l'acquirente che non abita nel territorio un punto di riferimento a distanza per le necessità inerenti l'immobile acquistato o in corso di costruzione.

E' ipotizzabile che si possa mettere a punto un sistema diverso di gestione di tutta questa gamma di servizi. Se il legislatore volesse, si potrebbe creare un sistema di "tabella prezzi" per ogni tipologia di servizio.
Del tipo "Tu vieni a vedere una casa o ricevi la mia consulenza e mi paghi un corrispettivo per questo....."
Sarebbe un cambiamento radicale ma potrebbe essere fatto.
Ma così attualmente non è.
L'agente immobiliare lavora per tutti i suoi clienti. Nessuno escluso. E viene pagato da coloro che acquistano.
In molti casi, una provvigione del 3% non è minimamente sufficiente per essere un compenso equo per il lavoro svolto.
In altri casi può essere un compenso equo.
E in rarissime eccezioni possiamo dire che si sia trattato di un compenso maggiore del lavoro svolto.

Detto questo, speriamo di aver illustrato a chi con le agenzie immobiliari hanno avuto a che fare o avranno a che fare un punto di vista diverso sulla questione.

Saludos a tottu.

martedì 22 gennaio 2013

La fiducia nel futuro

La fiducia è un elemento imprescindibile nell'economia.
La nostra personale posizione, giusto per chiarire, non è minimamente allineata alle ormai preponderanti e omnipresenti teorie di "pensiero positivo" tanto care al signor Bandler e i suoi seguaci (Bandler è il fondatore, insieme a Grinder della cosiddetta Programmazione Neuro-Linguistica o PNL).
Noi non crediamo che un buon modo per cambiare la realtà sia sforzarsi di vedere cose che nella realtà non ci sono, ignorando (nella realtà) tutto ciò che riteniamo non ottimale.
Detto questo, a scanso di equivoci, rimane il fatto che la fiducia non può essere confusa con l'ottimismo, soprattutto se di quest'ultima parola ne usiamo l'accezione più diffusa attualmente.
Già Oppenheimer diceva qualcosa riguardo all'ottimismo affermando che: "L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero."

Ottimismo è diventato a volte un sinomino di superficiale ingenuità o creduloneria. Della serie che avere ottimismo signichi semplicemente sperare che le cose vadano bene. Qualcosa di vagamente fatalistico per intenderci.
Ma la fiducia ha un connotato preciso. Può essere definita come la sensazione di sicurezza nell'affrontare qualcosa o nell'affidarsi a qualcuno. Tale sensazione può derivare da motivazioni razionali e/o non razionali. Ma sicuramente si basa su un approccio meno fatalistico rispetto a ciò che succederà.

Quindi essere fiduciosi, significa anche (ma non solo...) affermare che ci si occuperà di qualcosa che sta per succedere in un qualche modo e con una qualche forma di responsabilità e capacità. Piuttosto che semplicemente stare a sperare, invocando qualche dio del cielo, che al posto nostro faccia andare bene le cose.

L'economia è mossa dalle persone. E' il risultato di azioni concrete di persone. E per quanto possa essere influenzata in parte da fattori non gestibili dall'essere umano (cataclismi, imprevisti metereologici, etc.) è sicuramente qualcosa che dipende in larghissima misura dall'operato dell'uomo.

Essere fiduciosi nei confronti di ciò che accadrà al nostro futuro da un punto di vista economico dipende da vari gradi di analisi. Dipende da ciò che noi faremo in prima persona e poi da ciò che altre persone, tenute a decidere o gestire organizzazioni di interesse pubblico, faranno.

Quando si opera in qualsiasi attività economica o ci si accinge a compiere qualsiasi affare, la fiducia è una componente fondamentale. Senza di essa non è possibile portare a casa niente di buono.
La fiducia è tutto.

Questo non significa che sia altrettanto corretto dire che SIA OBBLIGATORIO ESSERE FIDUCIOSI a tutti i costi. Questo è altamente stupido e altrettando infantile quanto essere preventivamente sfiduciati di tutto e tutti. Fidarsi di tutti e non fidarsi di nessuno sono 2 comodi modi per evitare di aprire gli occhi, esaminare e capire. Sono gli opposti che si toccano. E che si basano sul non far funzionare la propria ragione. Sono 2 modi (diversi ma uguali nel risultato) per non pensare.

Nell'affrontare un acquisto immobiliare si deve aver fiducia nelle proprie capacità di prendere una decisione, fiducia in ciò che avverrà, fiducia negli interlocutori e nell'affare. E se tale fiducia manca, occorre essere onesti e precisi nel comprendere cosa non ci fa avere completa fiducia.

E' nostra esperienza, più valida di qualunque legge, più e più volte verificata nel concreto aver visto che gli acquirenti di immobili che partivano prevenuti e completamente privi di qualsiasi fiduia erano alla fine più facilmente candidabili a eventi avversi. Mentre coloro che operavano con maggiore fiducia (ma anche maggiore stima delle proprie capacità) ottenevano risultati migliori e minor problemi.

La nostra esortazione è quindi nel riflettere su cosa sia o non sia la fiducia.
Ciò nell'ottica di cosa ci riserva il futuro e in ciò che possiamo trovare in una trattativa immobiliare.
Questo restando nel nostro settore.
Ma, forse, potendo e dovendo allargare questa riflessione a tutto il resto del mondo che ci gira intorno.

Saludos a tottu.

lunedì 14 gennaio 2013

Costruire vicino al mare

Una casa al mare. Quale sogno per chiunque....
Ci si potrebbe interrogare a lungo sul perchè un essere umano abbia questo incredibile richiamo verso questo ambiente naturale. Qualcuno da qualche parte ha suggerito che le nostre proveniente genetiche derivano dall'acqua e ci sia un legame evolutivo vecchio di miliardi di anni che ci lega a questo ambiente.
Onestamente tutto ciò è molto romantico ma probabilmente molto lontano dal vero.
Di certo il mare garantisce spazio. E questa, secondo il nostro umile punto di vista, è una caratteristica che colpisce l'individuo, anche quando egli non ne è pienamente consapevole. Con il progresso e la diffusione dello stile di vita urbana, gli spazi si sono assottigliati. Sono decresciuti e ristretti. L'occhio umano, per la maggior parte di noi, passa il suo tempo a mettersi a fuoco su qualcosa che è a poche decine di centimetri da noi, scrivania, schermo o bancone che sia.
Così sembra che lo spazio intorno a noi sia quasi inesistente e tutto ci crolli addosso.
E anche quando ci permettiamo di evadere dalla prigionia visiva, l'orizzonte che contempliamo è tutto meno che vasto: la stanza in cui viviamo/lavoriamo o al meno peggio, qualche angolo di città da cui, a fatica, si scorge il cielo e le nuvole che vi viaggiano indisturbate.

Quando un individuo desidera andare in vacanza, sceglie quasi sempre degli ambienti in cui la profondità degli spazi sembrano dargli giovamento a quella che molti hanno chiamato la "malattia moderna" ovvero lo stress. Se facessimo una grosssolana categorizzazione dei luoghi preferiti per la vacanza dagli italiani (ma anche da molti altri popoli) vedremo che laghi, montagna e mare siano le scelte preferite. A queste potremmo aggiungere solo un'altra categoria che effettivamente si presenta diversa da queste 3 ovvero le città d'arte o comunque di interesse culturale.
Quindi sia in montagna che al mare, giova allo spirito la possibilità di spaziare con lo sguardo e godersi gli orizzonti.
E' ovvio che a tutti piacerebbe possedere la villa dei sogni costruita sul promontorio dalla cui veranda o dalla sala da pranzo di può contemplare l'orizzonte che incontra il mare.
Questa immagine è talmente radicata che solo qualcuno che voglia essere un bastian contrario per forza dissentirebbe e direbbe che ciò non sia bello e desiderabile.
Poi, molti di noi, fanno i conti con il ragionere che abita nella nostra testa e rimette un pò i piedi per terra, cercando di coniugare il sogno con la realtà delle cose.

Resta il fatto che una casa costruita vicino al mare, ci avvicina maggiormente a questo senso di libertà che la casa-vacanza da così tanti anni ci promette. 
Non è neppure indifferente la questione dei colori e degli odori. Canali percettivi che spesso vengono smorzati e seppelliti nella nostra vita quotidiana. A favore di sgradevoli emissioni inquinanti o cassonetti maleodoranti e di un grigiore di cui faremo volentieri a meno.

Una delle richieste maggiori che ci vengono fatte, non è un caso, è la vista mare oppure la vicinanza al mare. Meglio se si presentano insieme.

Ci piacerebbe accontentare tutti e quando abbiamo questo tipo di immobile nel budget della persona che compra siamo ben felici di accontentare il cliente.
Il dio budget è colui che comanda. Una casa vicino al mare ha dei costi maggiori proprio perchè la vicinanza non è un qualcosa che possa essere inserito in una casa da capitolato d'appalto. O costruisci in un punto vicino al mare oppure non puoi dare questa caratteristica.
E il nostro consiglio è comunque di ragionare sempre sul fatto che una casa vacanza ha una sua identità precisa e questa identità è legata sempre al suo contesto turistico.
Ancor più del contesto dei servizi.
Questo non significa che comprare una seconda casa in paese, vicino ai servizi sia qualcosa di non valido. Per fortuna esistono modelli di preferenza diversi per ogni persona che incontriamo.

Il nostro suggerimento è che avete più immobili tra cui scegliere, la posizione della casa in un contesto vacanziero fatto di colori e di profumi e con la possibilità di recarsi al mare dovrebbe essere un fattore da non trascurare.
Il criterio guida è il sogno che intendiamo realizzare.
E l'immaginarsi concretamente e visivamente nelle attività che desideriamo realizzare nella nostra casa vacanza dei nostri desideri.

Le case vicino al mare non sono tante. Parliamo di quelle in una fascia di prezzo relativamente ragionevole. Acquistarle ora significa garantirsi qualcosa che in un prossimo futuro non sarà così facile trovare. Di sicuro non ai prezzi in cui, in questa fase di mercato favorevole per chi compra, è possibile fare.
A rivederci dentro la vostra casa dei sogni.

Saludos a tottu.
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