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mercoledì 19 febbraio 2014

Quando l'agente immobiliare ha diritto al suo compenso di mediazione.

Il lavoro dell'agente immobiliare è un lavoro che qualcuno ha bistrattato e reso caricaturale. Eppure l'agente immobiliare svolge una funzione che dire fondamentale nell'intera economia è poco.
La sua figura è stata spesso minimizzata e poco valorizzata soprattutto da chi le case le vende. E in particolar modo, all'interno di questa categoria, dalle imprese edili.
E' nella nostra esperienza aver visto l'imprenditore edile che costruisce case fare riflessioni a voce bassa sulla figura dell'intermediario immobiliare. Quasi che esso fosse qualcuno di estraneo al rapporto vendita "costruttore-acquirente". Quasi un imbucato.
Del tipo: "C'è l'agente immobiliare, vediamo di scalzarlo o renderlo inoffensivo quanto prima." Una sorta di suocera di cui liberarsi quanto prima.
Ed ecco quindi un lavoro attento per trovare modi per NON avvalersi della sua figura sfruttandone però i vantaggi possibii da una collaborazione "senza impegno"

In realtà mai come in questi ultimi tempi la figura del venditore deve essere rivalutata e vista in ottica della sua funzione di utilità sociale ancor prima che economica.
Un agente immobiliare è un venditore. Vende immobili. E i venditori sono coloro che creano i presupposti per lo scambio, per gli acquisti e le vendite. E se pensiamo che l'economia è l'insieme di scambi commerciali che avvengono in un'area, vediamo che qualunque venditore è in realtà un creatore di ricchezza.
Non per se. Per TUTTA LA SOCIETA'.
I prodotti e servizi non si vendono da soli. Possiamo pensare che sia così ma non è così.
O se lo è, lo è in minima parte.

Così cade a fagiolo una recente sentenza del Tribunale di Caltanissetta del 18 gennaio corrente anno, in cui si dichiara specificatamente e chiaramente che la provvigione è dovuta all'agente immobiliare anche quando non vi è incarico formale da parte del venditore o acquirente. La sentenza certifica che il compenso all'agente immobiliare è dovuta quando costui mette in relazione un acquirente con un venditore. Se la trattativa si conclude, la provvigione è dovuta.
Anche in assensa di incarico di mediazione.
Per il tribunale, è sufficiente che ci siano dei fatti sostanziali che certificano l'avvenuta intermediazione.

Esempi possono essere:
a) un cliente entra in agenzia e chiede informazioni su uno o più immobili. Esce e conclude la trattativa con il proprietario dell'immobile.
b) un cliente vede l'immobile che poi acquista sul sito di un'agenzia immobiliare.
c) un acquirente conclude la trattativa in un momento successivo all'intermediazione dell'agente, anche quando l'incarico di vendita è concluso.

Ora le situazioni possibili sono tante. Ci potrebbe essere l'intervento di un'altra agenzia e potrebbe essere difficile dimostrare che l'intervento di un agente ci sia veramente stato.
Ma, ad esempio, vendere una casa di un costruttore o proprietario in assenza di incarico formale non toglie il diritto a pretendere la provvigione all'agente. Il venditore non può addurre scuse in tal senso.
E il fatto che egli abbia anche solo fornito delle notizie o le chiavi dell'immobile in vendita all'agente, anche in assenza di incarico formale, ne certifica l'intenzione di usarne i servizi.

La provvigione è quindi sempre un diritto.
Perchè il lavoro dell'agente immobiliare è veramente importante.
E ce ne accorgiamo soprattutto adesso, in cui si nota che ben pochi che si fregiano del titolo di agenti immobiliari sanno fare bene il loro lavoro. Ma questo è un altro discorso.

Saludos a tottu.

venerdì 7 febbraio 2014

Avere soldi liquidi in banca o avere una casa?

Questo è il dilemma massimo di quasi qualunque investitore o acquirente immobiliare.

Abbiamo già toccato questo argomento in questo post (http://comprarecase.blogspot.it/2013/09/gli-italiani-non-sono-cosi-fedeli.html) in cui si andava un pò a oscurare il mito che vuole l'italiano un grande estimatore dell'investimento nel mattone.

Si evinceva da questo studio che non fosse così alta (rispetto ad altri paesi europei) l'attitudine all'investimento immobiliare.

Quindi rigorse l'annoso problema se sia meglio tenere i soldi in banca, se puntare su varie forme di investimento finanziario o comprare immobili.

Alcuni famosi guru della finanza, tra cui citiamo il conosciutissimo Alfio Bardolla, dichiarano che "investire in immobili è il miglior modo per diventare finanziariamente libero".

Ora, citiamo la cosa perchè ci preme evidenziare il punto e non perchè necessariamente condividiamo al 100% tutte le teorie e le informazioni di questi esperti di investimenti finanziari.

Il concetto tra l'altro va anche portato ad un'analisi più profonda perchè occorre distinguere bene tra i vari tipi di acquisto immobiliare. E distinguere fra le motivazioni che portano ad un acquisto immobiliare. Che non sempre (anche nel caso di acquisto di seconde case) sono dettate da soli motivi di investimento o speculativi.

In ogni caso la nostra posizione, più come consulenti finanziari che come semplici consulenti immobiliari, è che qualsiasi investimento in realtà concrete e tangibili è da preferire a priori e in senso generale rispetto a qualsiasi investimento su prodotti prettamente e meramente finanziari. E quindi intangibili e spesso di difficile comprensione della loro reale natura.

Non troppo tempo fa è scoppiato il caso Madoff. Che non è altro che un caso che possiamo prendere a paradigma (esempio generale) di ciò che diciamo. Madoff è stato per molti anni presidente del Nasdaq, ovvero del listino dei titoli tecnologici della borsa degli USA. Un posto estremamente importante e rispettato. Si è guadagnato la fiducia degli investitori con il prestigio del nome e della competenza. E non parliamo ovviamente di investitori da 4 soldi, ma di grandi banche e corporazioni finanziari dai capitali planetari. Adesso molte di esse nicchiano sull'ammettere di aver investito nelle proposte di Madoff ma banche come HSBC, BBVA, Royal Bank of Scotland e le nostre Unicredit e Banco Popolare hanno candidamente ammesso il loro coinvolgemento e le loro perdite.
Il succo del discorso è che Madoff prometteva guadagni su investimenti inesistinti che, come la più classica delle catene di Sant'Antonio, provenivano semplicemente dai capitali dei nuovi investori, in un giro che poteva continuare all'infinito. La cosa curiosa e sulla quale vogliamo soffermarci e per cui tiriamo in ballo questa storia, è che questi investimenti erano delle opere di ingegneria finanziaria talmente ben congeniate che neppure grandi professionisti del mercato finanziario si sono avveduti dell'inconsistenza degli stessi investimenti.
Così quando tu vai in banca e ti propongono di investire in fondi di varia natura o in titoli o panieri di investimenti diversificati, non sai realtmente cosa quei soldi stanno andando a comprare.
E, per quanto questa sia un'estrema semplificazione che ha ovviamente i suoi limiti, alla fine non parliamo altro che di investimenti che consistono in scommesse.
Semplifichiamo all'estremo, ovviamente. Ma alla fine il succo del discorso è questo.
Acquistare delle azioni di una grande società ci porta solo a scommettere se queste azioni saliranno o scenderanno. Non ci interessa minimamente diventare degli effettivi soci di una società per azioni.

Ora il dilemma se conviene o meno comprare una casa non può essere risolto con queste riflessioni.
Si compra un'altra casa anche per diletto, per coronare un sogno, per porre le basi ad una vita familiare in un'altra zona o regione.
Ma chiedersi se un'investimento finanziario sia meglio di acquistare un immobile, ci spinge, IN LINEA GENERALE ovviamente, a prediligere la concretezza.
E l'italiano ha ancora margini di miglioramento.
Soprattutto considerando che moltissimi stranieri stanno venendo ora in Italia a fare "spesa":
E che, secondo noi, il fenomeno è solo agli inizi. Perchè quando l'ondata cinese e dell'estremo oriente (l'indonesiano Tohir si è già comprato una società calcistica storica come l'Inter di Milano!!!!) arriverà veramente in Italia, si compreranno anche i garage.
E probabilmente noi andremo in affitto da loro.

Saludos a tottu.
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