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lunedì 28 maggio 2012

Che stagione turistica ci aspetta?

Si avvicina a grandi passi la nuova stagione estiva.
Molti addetti ai lavori cominciano a chiedersi che tipo di stagione sarà.
E non solo gli operatori turistici.
Gli stessi turisti sono curiosi di quale piega prenderanno i prossimi mesi.

La realtà è che i fattori in gioco sono moltissimi ed è molto difficile cercare di comprendere a fondo la cosa. 
E' da molti anni che i mercati si sono globalizzati. Ciò riguarda sicuramente i prodotti e molto meno i servizi. Ancora meno i servizi turistici.
D'altronde non si può globalizzare un luogo. La Sardegna è sempre in Sardegna e i Caraibi sono sempre ai Caraibi.
Non possiamo dimenticare però che i grandi cambiamenti dell'uso dei mezzi di trasporto ha avuto un notevole peso sulle decisioni del turista italico e anche di quello dei paesi europei.
In primo luogo le diminuzioni delle tariffe dei viaggi aerei, hanno reso questo sistema di spostamento decisamente più alla portata del turista medio, aumentando il raggio di percorrenza ed aumentando il numero di località appetibili da inserire in un paniere di potenziale scelta.
Località e zone turistiche che un tempo non erano in competizione, adesso lo sono diventate.

Lo scorso anno, ad esempio, sono diventate zone "competitors" (ovvero zone potenzialmente in competizione) della Sardegna alcune regione italiane che mai prima lo sono state come la Puglia o le Marche.
Ciò è avvenuto in gran parte per l'effetto shock determinato dal "caro traghetti". Ovvero un repentino e sicuramente spropositato aumento delle tariffe navali per spostarsi dalla penisola in Sardegna.
Nei giornali e tra le persone se ne è discusso a non finire.

Tralasciando le motivazioni per cui questo può essere accaduto, su cui noi abbiamo le nostre personali convinzioni, ma che esulano dal contesto di questo blog, sicuramente le persone non hanno gradito questo improvviso cambiamento. E hanno reagito un pò d'impulso e sull'onda del disappunto emotivo.
C'è stato un innegabile calo di presenze, anche se sul balletto dei numeri poi è sempre difficile essere completamente oggettivi.
E' opinione comune che quest'anno ritorneranno in Sardegna molte persone che l'anno scorso non l'hanno visitata. E che magari sono andati in Puglia (che nel 2011 ha avuto un boom di presenze).
In primo luogo le tariffe navali, pur mantenendosi bel lontane dagli affaroni di qualche anno fa, sono diminuite di prezzo. E in secondo luogo molti turisti hanno avuto l'opportunità di organizzarsi meglio.
Piuttosto confidiamo in un meteo migliore di quello del 2011 che non è stato particolarmente propizio a chi voleva godersi le vacanze e agli operatori turistici che di vacanze vivono.
Ma su quello, onestamente, c'è ben poco da fare oltre che qualche preghierina.

Saludos a tottu.

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