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venerdì 27 aprile 2012

Affittare un'auto o comprare un'auto?

Il trasporto marittimo fra la Sardegna e la Penisola ha avuto lo scorso anno un drastico cambiamento.
Della cosa si è parlato abbastanza.
Di sicuro nè chi vive in Sardegna nè chi in quest'isola ci viene per piacere o lavoro ha esultato per l'aumento dei costi delle varie sistemazioni.
Ci vien da pensare che dei cambiamenti strutturali si stiano realizzando.
Fino a qualche anno fa, il trasporto via nave era il metodo privilegiato per raggiungere la Sardegna.
E' stato storicamente il primo metodo per raggiungere l'isola ed è stato l'unico metodo per portare nella terra dei nuraghi la propria auto.
L'avvento dei voli low cost deve aver giocato qualche ruolo in questa partita, per quanto ci siano dei fattori che sfuggono anche agli addetti ai lavori. Più che per l'aumento delle tariffe, per i tempi ristretti (una stagione) in cui questo si è realizzato.
Il passaggio è stato sicuramente traumatico.
Per molti una vera e propria offesa. E quindi anche una questione di principio.

Ragionando in modo freddo, è evidente che i prezzi praticati dalle compagnie di navigazione negli anni passati non fossero sostenibili nè realistici. Pagare 1 euro per portare l'auto da Civitavecchia a Olbia è qualcosa di assolutamente impensabile. Credo che su questo non si possa non essere d'accordo.
L'aumento del costo dei carburanti può aver avuto un peso, ma altri fattori ben più "importanti" hanno svolto il ruolo di cause principali.

In ogni caso molti amanti della Sardegna sono corsi ai ripari e hanno trovato altre soluzioni.
Giungere in Sardegna è molto conveniente e comodo in aereo. Se si prenota per tempo e si usano le compagnie low cost (in realtà compagnie in gran parte famose e affidabili come Easy Jet o come Ryanair), si possono spuntare dei prezzi inimmaginabili solo 10 anni fa.
Certo, rimane la scomodità di restare (anche per pochi giorni) in vacanza in Sardegna senza l'ausilio di una vettura. Come ovviare?

Una soluzione è stata l'uso dell'aereo accoppiato al noleggio dell'auto. Soluzione molto comoda perchè si arriva, si prende l'auto e si va. Soluzione anche economica quando si decide di rimanere in Sardegna per pochi giorni. Molto meno conveniente nell'ipotesi di noleggi che durano molti giorni o settimane.

Alcuni nostri ex-clienti o conoscenti, hanno così optato per l'acquisto di una autovettura (magari una vecchia utilitaria) da lasciare qui in Sardegna. Un investimento che può costare poco ed essere rimborsato in poco tempo. Perchè c'è qualcuno che, intravedendo il business, si propone per tenere in custodia, a prezzi estremamente economici, l'auto portandola in aereoporto a richiesta del turista vacanziero.
Tale soluzione permette di effettuare anche brevi visite (soprattutto fuori stagione) per il solo fine settimana con costi veramente ridicoli. Con la comodità di muoversi in auto. Soluzione veramente ideale per chi acquista una casa in Sardegna e vuole godersela in molti momenti dell'anno.
Soluzione idonea soprattutto per chi compra a distanza di pochi minuti (come Budoni o San Teodoro, solo 15/20 minuti di superstrada) di un aereoporto.

Traghetto o aereo? Diciamo che sono in forte rialzo le azioni dell'aereo.
E di conseguenza si apre la possibilità di muoversi con un auto noleggiata o con una auto acquistata e lasciata permanentemente in Sardegna.
Il vantaggio delle 2 soluzioni cambia a seconda della frequenza e della durata delle visite.
Occorre quindi mettersi a tavolino e stimare quante volte si pensa di venire in Sardegna e agire di conseguenza.
Se vi occorre il nome di chi vi può curare la custudia dell'auto a poco prezzo, non avete che da chiedercelo.
Saludos a tottu.

Budoni fra le spiagge più belle della Sardegna

Non che avessimo necessità che qualcuno ci dicesse ciò che i nostri stessi occhi sono soliti vedere.
Ma effettivamente immaginarci di non essere degli abitanti della Sardegna e guardare le foto delle spiagge e degli incantati angoli di questa terra meravigliosa è un gesto estremamente emozionante.
Così appuriamo con piacere che la spiaggia di Budoni (sede delle nostra agenzia immobiliare) viene inserita dal sito Virgilio.Viaggi in un elenco di 10 spiagge sarde considerate bellissime.
Tra le altre spiagge leggiamo di Piscinas nell'oristanese, di Stintino a nord, del bellissimo Golfo di Orosei e dell'immancabile Costa Smeralda.


La spiaggia di Budoni è un arenile di più di 3,5 km che parte dalla località di Tanaunella (a sud di Budoni), costeggia il paese e termina nei pressi di Agrustos.
Composta di sabbia bianca finissima, la spiaggia è molto larga e con caratteristiche idonee per chi ha bambini anche per la pulizia dei fondali e l'assenza di rocce. La profondità dell'acqua è bassa per molti, molti metri dal bagnasciusa e questo rende questo tratto di mare una sorta di piscina a cielo aperto per adulti e bambini.

La spiaggia ha vari accessi, ognuno con il suo nome proprio che lo contraddistingue.
Partendo da sud abbiamo quindi "Baia Sant'Anna", con il suo accesso dalla pineta in cui trascorrere i momenti più caldi della giornata oppure mangiare qualcosa nel ristorantino vista mare; "La Capannizza", "Stella Marina" e "Salamaghe".
In ogni discesa a mare sono presenti chioschetti nei pressi della spiaggia dove comprare un gelato o sorseggiare una bibita fresca.

La spiaggia è raggiungibile a piedi da Budoni o da Tanaunella, luoghi in cui abbiamo varie soluzioni immobiliari a partire da prezzi veramente accessibili.
Naturalmente consigliamo anche di visitare le spiagge vicine.
Ad essere onesti non è difficoltoso trovarne di molte altre stupende.
Ciò anche in proporzione ai personali gusti del visitatore.
Esiste quindi la possibilità di esplorare spiagge nascoste ma discrete come di adagiarsi in spiagge più frequentate ma che, proprio per questo, possono essere giocose e divertenti.

Un invito il nostro a trascorrere qui le vostre vacanze,
Saludos a tottu.

Cosa aspetta il mercato del mattone?

La parola "crisi" deriva dal verbo greco krino (= separare, cernere, in senso più lato, discernere, giudicare, valutare). 
Nell'uso comune ha assunto un'accezione negativa in quanto vuole significare un peggioramento di una situazione. 
Oggi vogliamo però riflettere proprio sul significato di base e coglierne anche una sfumatura positiva, in quanto un momento di crisi cioè di riflessione, di valutazione, di discernimento, può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo.
Un momento di crisi è fondamentalmente un momento di passaggio. 
Fra un "certo modo di vivere le cose" ed un altro.

Di sicuro ci sono fattori intrinseci del mercato immobiliare che potevano far supporre che dei cambiamenti drastici sarebbero avvenuti. In primo luogo se un paese (l'Italia) non cresce numericamente, a che serve fare nuovi alloggi? Certo ci saranno sempre zone in cui vi è espansione miste a zone in cui vi è la fuga. Ma vi è una tendenza generale che non può essere ignorate.
Anche per il mercato delle casa vacanza, è ovvio che non si può pensare che una crescita possa continuare in modo esponenziale e sconsiderato.
Parlando del mercato che conosciamo meglio, quello del nord Sardegna, appare ovvio che arriva un momento in cui, anche continuando a persistere una altissima domanda di immobili, gli spazi fisici per costruire diminuiscono.
Soprattutto quelli connotati da quelle particolarità (vista mare o vicinanza al mare) che contraddistinguono l'interesse di chi vuol comprare quelle case.

Aiuta in queste situazione un esame spassionato e privo di emozioni dei grafici storici. Se si osservano i picchi e le cadute di un certo mercato nel corso degli anni, si avranno molteplici risposte.
Come spesso discutiamo con i nostri clienti, vi sono regole che contraddistinguono ogni mercato.
In borsa si dice 
"Vendi quando il prezzo va su, compra quando il prezzo va giù".
 O meglio "Vendi quando il mercato va bene, compra quando il mercato va male".
Ma se ci riflettete questa semplice ma severa regola è l'esatto opposti di quanto fa la maggioranza di persone.
Nell'ultimo anno, molte case sono state messe in vendita. Lo vediamo nella nostra attività quotidiana in cui vari proprietari ci contattano.
E il fatto che più case vengano messe in vendita da un colore alle vicende del mercato immobiliare più scuro. Quando così non è. Perchè l'atto di mettere in vendita la propria casa è per la maggior parte dei casi è semplicemente dettata da fattori emotivi.

In realtà, senza andare troppo fuori tema, ci sono segnali che indicano già che dal prossimo anno ci sarà una netta inversione di tendenza. Non lo diciamo noi ma vari esperti del mercato immobiliare, come Carlo Giordano, amministratore delegato di Gruppo Immobiliare.it in alcuni suoi articoli in merito oppure come il celebre centro di ricerca statistica Nomisma di Bologna.
Anche i costruttori edili, per bocca del presidente di Assoediliza Colombo Clerici, rinviano al 2013 la ripresa del mercato immobiliare.

Ma riflettere su queste cose è anche scontato. Parafrasando un'altra famosissima regola della borsa, potremmo dire che "Dopo che il mercato immobiliare va giù, prima o poi il mercato immobiliare andrà su".

La morale di questo discorso è che ORA è il momento di comprare.
Ora che è possibile spuntare dei buoni prezzi che sicuramente non potranno essere spuntati fra 2, 3 o 5 anni. Quando il mercato ricomincerà a tirare e molte persone vorranno acquistare.

Saludos a tottu.

Certificazione energetica: quali cambiamenti?

Dall'inizio di quest'anno è diventato obbligatorio per tutti i venditori di immobili indicare a quale classe energetica appartiene la casa che si sta vendendo.
Ma di che parliamo quando introduciamo il concetto di "certificazione energetica"?

In realtà l'energia è il concetto base del funzionamento dell'intero universo. Ogni cosa (essere vivente o meno) consuma e produce energia.
Noi esseri umani abbiamo necessità di grandi quantità di energia per far funzionare la nostra società e per mantere i nostri confort.
Naturalmente il fabbisogno di energia planetario sta aumentando a dismisura. Sul pianeta siamo sempre di più e sempre più nuove nazioni (Cina, India, Brasile, Russia, Indonesia solo per citarne alcune) passano da economie di tipo agricolo a economie a forte spinta industriale in cui la quantità di energia necessaria è incredibilmente più elevata.
Se serve più energia, è logico produrne di più. 
Ma finchè non si troveranno sistemi di produzione effettivamente illimitati o quasi, un modo per avere più energia è gestire al meglio quella che già si possiede.

Onestamente per decenni le più grandi nazioni della terra hanno ignorato questo aspetto.
Se rimaniamo in campo immobiliare, appare evidente che con un pizzico di accortezza, già molti anni fa sarebbe stato possibile costruire case che potessero permettere di risparmiare energia.
E non tanto a livello del singolo consumatore.
Perchè se una persona ha i soldi, può infischiarsene di risparmiare energia e usare tutta quella che vuole.
Non è quello il punto.
Il punto è che se tutti fanno questo ragionamento, prima o poi ci si scontrerà sul fatto che l'energia disponibile a buon mercato finirà, con conseguenze anche inimmaginabile se si vuole.

Perchè una casa dovrebbe disperdere il calore prodotto in inverno per riscaldarsi?
Se osserviamo il mondo animale (grande fonte di ispirazione per le soluzioni tecnologiche umane) questo non avviene. Avviene l'esatto contrario.

Quindi risparmiare energia si può e si deve. In parte con delle buone abitudini che ci costano meno di zero, ad essere sinceri.
E in gran parte costruendo delle case che siano sempre più "performanti" ovvero sia in grado di massimizzare il benessere di chi ci vive minimizzando il costo.
Questo tipo di case è INDUBBIO che hanno un costo maggiore per essere costruite. INDUBBIO.
E questo è proprio il motivo che negli anni passati ha portato i costruttori a realizzare case e condominii minimalisti, in cui l'attenzione a questi aspetti era minimo.
L'unico obiettivo era di minimizzare i costi e di massimizzare i profitti a discapito della qualità delle costruzioni.

Nei prossimi anni, le case con buona certificazione acquisteranno sempre più appeal e sempre più mercato. Questo più nei mercati delle abitazioni di città che nelle case vacanza, per essere sinceri. Ma è innegabile che prima o poi l'onda investirà tutto il mondo immobiliare.

Quindi ora è quasi normale vedere che le case sono certificate per la grande maggioranza in classe G o F. Cioè le peggiori classi energetiche. E sono molto, molto rare le case vacanza in vendita che andranno a finire in classe A o classe B. Perchè molto dipende anche da chi acquista.
Per avere una completa certificazione di classe A, non bastano le mura spesse e ben coibentate, dei buoni infissi con camere d'aria, le intercapedini, l'uso di buoni materiali e via dicendo.
Occorrono anche soluzioni di riscalmento e climatizzazione idonee. 
Avere una casa ben costruita e usare lo scaldabagno elettrico di basso prezzo comprato in offerta all'ipermercato può abbassare, e di molto, la classe energetica di appartenza.

E se compriamo casa anche per motivi di investimento, e se quando venderemo vogliamo avere la possibilità di avere un margine di guadagno, forse è utile riflettere un pò su questo tipo di situazione.

Saludos a tottu.
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