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mercoledì 19 dicembre 2012

Che tempo fa in Sardegna

Che tempo fa in Sardegna in questo periodo, a ridosso delle prossime vacanze di Natale?
In realtà rispondere a questa domanda è parzialmente difficile perchè la Sardegna non è una piccola regione. Anzi.....
Possiamo però dare qualche indicazione sulle situazioni metereologiche della zona Nord Orientale, quella che si trova intorno alla conosciua città di Olbia. Al di sopra, a nord, troviamo la rinomata Costa Smeralda, e a sud troviamo le splendide località di Porto San Paolo, San Teodoro e Budoni.

Qui sotto possiamo esporre la media delle temperature rilevate presso la città di Olbia (ben indicativa delle temperature che si possono rilevare in altre località di mare nei pressi come San Teodoro, Porto Cervo o Budoni).
Ecco:
Come si può vedere le massime oscillano tra i 15 gradi di gennaio e febbraio (i mesi più freddi) e i 31 gradi di luglio e agosto.
Invece le temperature minime (parliamo sempre di rilevazioni medie) oscillano tra i 5 gradi di gennaio e i 19 gradi di agosto.
Anche l'escursione termica notte-giorno si mantiene abbastanza stabile nel corso dei mesi. Passa dai 9/10° di differenza a gennaio/febbraio ai 13° gradi di differenza a giugno/luglio.
Ovvero è importante sapere che nel nord-est della Sardegna ci sono sempre una decina di gradi di differenza fra le temperature del giorno e della notte.

Naturalmente stiamo parlando di temperature medie. Che sono indicative ma che non bisogna mai dimenticare sono solo un parametro statistico. Può capitare che un certo anno le minime raggiungano anche i 0° gradi o addirittura vadano sotto zero.
Come è capitato che le temperature massime abbiamo più volte superato le soglie dei 40° in alcuni giorni d'estate.

A testimonianza delle serie storiche (rilevate negli ultimi 30 anni) che abbiamo illustrato non possiamo che parlare di un dicembre veramente caldo mentre gran parte dell'Italia giace sotto un'ondata di freddo.
Che dire?
Possiamo suggerire una breve vacanza in questo periodo natalizio per godere di questa temperatura e dei colori e profumi di un'isola meravigliosa, che in questo periodo mostra un volto di se veramente non paragonabile a quello offerto d'estate.
Sicuramente avere la casa in questa terra e usufruire dei bassi costi di spostamento di questo periodo dell'anno può garantire una valida alternativa alle settimane bianche.

Saludos a tottu.

venerdì 7 dicembre 2012

Andamento dei prezzi a San Teodoro e Budoni

Oggi portiamo all'attenzione del lettore l'andamento dei prezzi nei comuni di Budoni e di San Teodoro (ove si collocano la maggior parte degli immobili trattati dalla nostra agenzia, la Orizzonte Casa Sardegna).
Seguiamo, tramite specifici siti di monitoraggio questo andamento da un paio di anni.
Di certo queste rilevazioni non intendono essere delle senteze definitive e dotate della massima precisione.
Sono indicazioni statistiche rivelate cercando di fare una media dei prezzi sul mercato sui principali siti di inserzioni sia pubbliche che private.
Questo significa che in un sopralluogo reale sul territorio sia assolutamente possibile trovare prezzi che si collocano (per le varie categorie) al di sopra questi prezzi o al di sotto.
Vi sembrerà strano ma ci sono anche soluzioni con prezzi superiori alla media di mercato.
I motivi li abbiamo visti in vecchi articolo pubblicati in precedenza.

Venendo a noi, possiamo notare che in generale i prezzi e la quantità di compravendite si mantengono nelle ultime settimane sostanzialmente stabili con piccolissime flessioni verso il basso.
A Budoni c'è stata una diminuzione stimata dei prezzi medi del 2,2% negli ultimi 4 mesi mentre si registra una diminuzione del 10,2% negli ultimi 18 mesi
Questo per quanto riguarda i prezzi di listino. Ciò non toglie che, avviando una trattativa seria, non ci siano le possibilità di riuscire ad acquistare una casa con sconti maggiori. Ma questo è un discorso da fare caso per caso. Ciò che rimane è che il prezzo attuale al mq commerciale in questo comune (con le ovvie differenze fra centro paese e frazioni circostanti) si attesti intorno ai 2.200 euro.

Per San Teodoro possiamo notare per alcuni tipi di immobili e alcune zone un leggero fenomeno di controtendenza ovvero un piccolo aumento dei prezzi medi. Nei termini generali il prezzo è stabile (2.900 euro al mq commerciale) negli ultimi 4 mesi mentre è sceso del 9,4% negli ultimi 18 mesi.
Andando nello specifico, sono da rimarcare gli aumenti del costo al mq commerciale in località come Costa Caddu, Capo Coda Cavallo, Lu Impostu e Punt'Aldia e San Teodoro Centro.

Come detto ci sono tipologie di immobile che non stanno subendo un particolare deprezzamento mentre altri, quelli più omologati e che vanno a soffrire maggiormente della aumentata offerta di pezzi similari accusano un deprezzamento.
Che, però non è paragonabile minimamente ai crolli di alcuni mercati immobiliari in alcune zone italiane.
E questo, sebbene per chi compra possa sembrare una mancata occasione, è assolutamente una garanzia di redditività dell'investimento.
Se l'immobile che si compra non si sta ampiamente deprezzando nemmeno in periodo di oggettiva contrazione delle vendite, possiamo desumere che abbia enormi possibilità di una tenuta del valore nel tempo con fisiologica crescita nell'arco del medio e lungo periodo.

A termine di questo articolo, rimarchiamo sempre la presenza di singole opportunità di investimento di vistoso valore e convenienza. In questo contesto, sebbene i prezzi non siano crollati, è possibile imbattersi in situazioni più che vantaggiose.

Come agenzia non sempre ci sembra idoneo promuovere queste situazioni tramite un'offerta pubblica.
Mancano le premesse della vantaggiosità e i dettagli, che spesso possono essere discussi solo con l'apertura di una trattativa seria.
Ma se un cliente ha intenzione di comprare e avere una casa in Sardegna rappresenta il suo sogno da tempo, può provare a contattarci per avere maggiori informazioni.

Saludos a tottu.

sabato 24 novembre 2012

Inchiesta sugli agenti immobiliari

In questi giorni abbiamo letto un dossier sugli agenti immobiliari sulla rivista Soldi & Diritti di Altroconsumo.
Altroconsumo è un'associazione di consumatori e svolge il suo servizio di informazione nei confronti dei propri associati e non solo.

Abbiamo letto con attenzione quanto riportato dal servizio.
Lo abbiamo fatto perchè 1) siamo noi stessi degli agenti immobiliari e quindi abbiamo piacere nel leggere articoli che parlano di noi e della nostra attività. E 2), perchè proprio un'analisi delle mancanze e degli errori della categoria ci danno lo spunto per MARCARE la differenza con il nostro servizio.

Il servizio, riassunto nei suoi termini fondamentali, è tutto meno che lusinghiero nei confronti degli agenti.
I pareri dei consumatori (acquirenti di case attraverso la mediazione di un'agenzia) e i numeri sono avvero sconsolanti.
Sono stati intervistati 1500 italiani e il risultato è stato quello di un servizio dell'agente immobiliare di turno non all'altezza delle aspettetive ma anzi contraddistinto da gravi mancanze.
I fattori di insoddisfazione possono essere riassunti in:
a. Insoddisfazione della mediazione nella negoziazione del prezzo con il cliente.
b. Insoddisfazione della ricerca e presentazione della documentazione della casa.
c. Insoddisfazione dell'assistenza nella preparazione dei contratti.
d. Insoddisfazione del servizio di gestione delle visite alle case.

A questo si può aggiungere che gran parte delle agenzie pare abbia omesso l'emissione di fattura o la abbia fatta per parte delle competenze dovute.

La morale è che il 64% degli intervistati, se potessero, non si rivolgerebbero più ad un'agenzia immobiliare in futuro.

Se aggiungiamo a questi fattori, anche un atteggiamento non proprio di piena disponibilità nei confronti del cliente da parte di alcuni agenti, il quadro si chiude.

Sicuramente occorre ricordare che questo servizio è basato sull'operato GENERALE della agenzie. Ovvero includendo la vendita di 1° case oltre che di case vacanze. E soprattutto è stato esaminato il comportamento di agenzie operanti nei più grossi mercati, tra cui quello delle grandi città.

In un contesto di nicchia, come il mercato delle 2° case in Sardegna, non è corretto trasporre pari pari i risultati dell'inchiesta di Soldi & Diritti. Cosa che abbiamo fatto presente anche a loro.
Alcuni comportamenti che sembrano essere abbastanza frequenti sul piano generale, sono praticamente sconosciuti in questo territorio.
Ma questo non è il nocciolo della questione.

Il nocciolo della questione è che la nostra agenzia si muove da anni in direzione opposta al risultato che prima abbiamo esposto.
Il nostro motto è "Ascoltare il cliente, definirne i desideri e necessità e aiutarlo a realizzare ciò sogna".
La Orizzonte Casa Sardegna non fa nero e fattura tutte le sue provvigioni, come può testimoniare chiunque abbia comprato da noi in questi anni.
La Orizzonte Casa Sardegna fa risparmiare soldi ai suoi clienti, permettendogli il più delle volte di acquistare ad un prezzo più basso rispetto a quello che il compratore avrebbe spuntato in una trattativa diretta.
La Orizzonte Casa Sardegna filtra già alla base gli immobili che tratta, escludendo la vendita di case che abbiano situazioni non chiare o escludendo la vendita di case i cui proprietari non definiscono in modo chiaro e univoco i termini della trattativa.
La Orizzonte Casa Sardegna accompagna i suoi clienti dalla visita della casa fino al rogito e oltre. Rimaniamo sempre a disposizione per eventuali esigenze del compratore. Soprattutto considerando che molti nostri clienti non risiedono in questa zona e hanno spessissimo bisogno di un referente di fiducia per molte situazioni.
La Orizzonte Casa Sardegna cerca di soddisfare le esigenze di un cliente. La nostra idea è che "Se oggi tu non compri una nostra casa ma ti facciamo una buona impressione di servizio, forse un domani tu o un tuo conoscente ritornerà da noi!".

Non sempre si ha la casa giusta per il cliente. E in questo caso la vendita non si fa.
Ma il servizio può e deve essere sempre all'altezza di un alto livello di qualità. A prescindere dalla buona o cattiva riuscita della compravendita.

Di certo sul mercato ci sono tanti bravi agenti che fanno il loro lavoro. Quindi il nostro parere è di evitare facili generalizzazioni e strumentalizzazioni dei dati.
Di certo ci fa piacere riscontrare che praticamente tutti i nostri clienti si dichiarino soddisfatti del nostro servizio.
Forse siamo consapevoli che non tutti lavorino bene.
Ma forse proprio per questo ci sentiamo orgogliosi di quello che facciamo.

E come diceva un tempo un imbonitore televisivo che i più grandicelli ricorderanno, per tutti quelli che leggono il suggerimento è "PROVARE PER CREDERE".

Saludos a tottu.

martedì 13 novembre 2012

Occasione immobiliare a Budoni


IMPERDIBILE OCCASIONE A TEMPO LIMITATO A BUDONI.

Trilocale in zona centralissima in vendita a prezzo veramente interessante per un periodo limitato.
L'immobile è situato a poche centinaia di metri dal centro paese e dalla zona di via Nazionale in cui d'estate si tiene il mercatino serale.
A distanza pedonale da tutti i principali servizi (banca, tabacchino, supermercato, macelleria, farmacia, edicola, etc.), permette di raggiungere la più vicina spiaggia attraverso una comoda strada idonea alla percorrenza a piedi o in bicicletta.
La distanza è di 1200 metri.

IL PREZZO DELL'IMMOBILE é di 125.000 euro.

L'immobile consta di un soggiorno angolo cottura, camera da letto, cameretta e bagno.
Ecco alcune foto dell'immobile.
Soggiorno angolo cottura
Ingresso soggiorno
Camera da letto
Cameretta
Bagno
Veranda
Piantina casa
Ribadiamo il prezzo dell'immobile: 125 mila euro. Per chi conosce il mercato di Budoni, è chiaro che il prezzo a mq della casa (circa 2100 euro al mq commerciale) indica la assoluta bontà dell'offerta.
La casa è in ottime condizioni, sia in generale che per i dettagli e gli infissi.

OTTIMO PER INVESTIMENTO E PER AFFITTI ESTIVI.
Dotato di mobili e di climatizzazione centralizzata in tutta la casa.
Dotato di parcheggio privato in cortile interno.

Maggiori informazioni e dati su richiesta

mercoledì 24 ottobre 2012

Quando finirà la fase calante del mercato?

Che il mercato immobiliare sia in una fase "difficile" è innegabile e male fa chi semplicemente chiude gli occhi dinnanzi a qualcosa che è facilmente verificabile da chiunque.

Che l'esame della situazione debba essere condotto evitando ogni genere di catastrofismo, è l'altra parte della medaglia.

Un mercato viene definito come il luogo fisico o figurato in cui si incontra la domanda e l'offerta di un bene o servizio.
I mercato non sono statici (fermi) ma dinamici (in movimento). I punti di equilibrio sono quelli in cui la quantità di domanda incontra la quantità di offerta.
Ovvero noi (gruppo dei venditori) offriamo 100 e voi (gruppo dei compratori) comprate 100.

Questo è un punto di equilibrio. Chi vuole vendere, vende. Chi vuole comprare, compra. E tutti sono contenti, e tutti sono felici.
Ma quanto dura questo punto di equilibrio? Spesso un battito di ciglia....
Perchè i mercati, qualunque mercato è dinamico. Ciò significa che non appena viene raggiunto un punto di equilibrio, vi sono forze all'opera che spingono affinchè le quantità offerte o richieste cambino, creando disavanzi e disequilibri di qualche sorta. Tutto molto semplice e fondamentale.

L'ABC del funzionamenti dei mercati.

Cosa spinge una parte a offrire di più o di meno? E cosa spinge l'altra parte a richiedere di più o di meno?
Molti fattori. Ma tra questi fattori non vi è il prezzo! Lo riscriviamo: tra i fattori che portano al DIS-EQUILIBRIO fra domanda e offerta non c'è il prezzo. 
Il prezzo è un fattore di equilibrio fra domanda e offerta! Muta per riportare l'equilibrio quando vi è discrepanza fra l'offerta e la domanda. Sale quando la domanda è superiore all'offerta. Scende quando l'offerta è superiore alla domanda. Semplice.
A riprova di ciò c'è il fatto che quando un bene è richiesto (vedi la benzina o il gasolio), aumenti del prezzo non incidono più di tanto nella richiesta. Questo ovviamente è sempre relativo, e parziali mutamenti avvengono.

Spesso succede che l'equilibrio venga rotto perchè l'offerta venga aumentata a dismisura.
Succede che Tizio costruisce una casa e vende. Caio costruisce e vende. Sempronio vende. E Mevio (quarto nome latino raramente usato nel fare gli esempi) che fa?
Lui non vende ma siccome vede che gli altri costruiscono e vendono, allora decide di non perdere il treno e decide anche lui di costruire e vendere. Così ci sono 4 venditori. Ma l'entrata in ballo del 4 venditore (nel nostro esempio) sposta gli equilibri. Adesso c'è più offerta che domanda. Che succede? Il prezzo deve scendere. Se non scende qualcosa rimarrà invenduto. 
Ovviamente un mercato non è fatto di soli 4 venditori ma è giusto per spiegare come funziona il meccanismo.

Altri fattori che incidono sul mutamento dell'offerta e della domanda sono i mutamenti delle preferenze dei compratori. O l'avvento di valide alternative di prodotto. Oppure mutamenti delle capacità produttive di chi vende.

Rimanendo nell'immobiliare, vediamo che se in una zona non si costruisce più, l'offerta diminuire con immediato, logico, aumento dei prezzi.

Quindi, quando finirà la fase calante del mercato immobiliare? Secondo noi, presto!
I prezzi sono mediamente scesi di un buon 16/17% rispetto allo scorso bienno.
Forse c'è margine per una discesa di un altro 4-5%, con una discesa totale di circa il 20%.
Ma già adesso, questo calo di prezzi, sta facendo "grip" come si suol dire. Ovvero sta portando a nuovi equilibri. Il numero di compravendite ha smesso di scendere e ricomincia lentamente e un pò timidamente a salire.
E nel momento in cui chi vende nota che il ribasso fa presa ("grip") sulla domanda, la spinta al ribasso si esaurirà. E vedere che i prezzi non scendono più, farà capire a chi vuole comprare che è inutile aspettare ulteriori ribassi. E li spingerà a comprare perchè sarà il momento più favorevole per farlo. Consapevoli che presto i prezzi ripartiranno. E non appena chi vende noterà che si sta cominciando a vendere, spingerà perchè i prezzi ritornino almeno ai valori di 4/5 anni fa.
E così il mercato pian piano ripartirà.
Fino alla prossima fase calante.

Tempistiche? Secondo noi, limitando la nostra analisi alla zona immobiliare a sud di Olbia in Sardegna per le case vacanze, pensiamo ci sarà un 2013 sostanzialmente stabile con la ripresa del mercato con l'estate 2014.
Questo significa che si ha circa un anno di tempo, più o meno, per comprare le case ai migliori prezzi.
E i migliori pezzi, sono in vendita adesso.
Speriamo che l'articolo vi sia piaciuto.

Saludos a tottu.

giovedì 11 ottobre 2012

Quali prospettive per il settore turistico in Sardegna?

Il 2012 non verrà ricordato in Sardegna come l'anno di maggior lustro per quanto riguarda le presenza turistiche.
Questo è vero nei numeri e nelle impressioni personali.
Ormai siamo ad ottobre ed è possibile tirare un pò di somme dell'andamento della stagione estiva, stagione cruciale e pilastro dell'economia tutistica isolana.
Che la Sardegna viva della rendita della bellezza del suo mare e delle sue spiagge è fatto conosciuto.
Nel tempo ha aiutato la presenza dei turisti anche la buona cucina, le tradizioni fortemente radicate, una natura bella e incontaminata, paesaggi incantevoli e un profumo di antichità millenaria che si respira ovunque non appena si scende da una nave o dall'aereo.

Per circa un trentennio, anno più anno meno, la Sardegna ha continuato a bruciare record su record di presenze e gradimento.
Ha anche sempre primeggiato come qualità delle sue acque (anche quest'anno, peraltro, vedi questo articolo).

Insieme a questa gloriosa cavalcata, sono aumentati i servizi, proliferate le attività ricettive e commerciali.
Le persone impegnate a vario titolo nell'industria turistica hanno, stagione dopo stagione, migliorato la qualità dei servizi e la loro personale professionalità.

Questa crescita non significa assolutamente che il processo di crescita sia finito e che tutto funzioni come un orologio. Anzi. I margini di crescita e miglioramento sono ampi e facilmente individuabili.

La Sardegna continua a non compredere appieno quali potenzialità essa abbia e quanto al minimo vengano sfruttare le proprie risorse. La nostra idea è che la Sardegna sia simile ad una fabbrica che potrebbe produrre 10000 auto al mese mentre attualmente ne sta producendo solamente 1000. I macchinari vengono spenti, non c'è sufficiente promozione, non c'è aumento della produttività.
Fin troppo spesso abbiamo sentito parlare di "arrivo dei turisti" come se questo movimento in entrata fosse qualcosa di mistico e la struttura turistica sarda niente avesse a che fare con questa situazione.

La realtà è che molto deve essere ancora fatto.
Il costo delle case è, per certi versi, un indicatore.
Nel nord-est, la zona più famosa e pregiata dell'isola, il costo al mq delle case vacanze è molto lontana da altre famose località turistiche italiane. Non parliamo di altri posti internazionali.
E sebbene esistano isole tropicali dove si può costruire sopra la sabbia delle spiagge a costi ridicoli, è comprensibile che queste 2 situazioni non si possano mettere a confronto.

Il settore turistico sardo, aveva forse in parte bisogno di una pausa di riflessione. E d'altronde non poteva che avvenire prima o poi che un trend di sviluppo continuo avesse un momento di pausa.
Coinciso, peraltro, con una fase molto, molto difficile e delicata della storia italiana, europea e sicuramente anche mondiale.
Insomma molti fattori nel calderone.

Ma rimarchiamo il fatto che la Sardegna ha potenzialità non ancora sviluppate.
Se si riuscirà, come pare d'altronde sia nelle intenzioni del popola sardo e dei suoi amministratori, a preservare questa natura meravigliosa, e se si riuscirà a incrementare la qualità del servizio senza pensare che la quantità risolva tutti i problemi, siamo sicuri che nuovi orizzonti possano essere raggiunti.
Con soddisfazione per chi ha investito e puntato su questa terra.
Saludos a tottu.

lunedì 1 ottobre 2012

Stimare il valore di una casa.

Non avete un'idea di quante volte si ritorni sullo stesso argomento con potenziali clienti o semplici curiosi.
Uno dei motivi per cui questo blog è venuto alla vita era proprio indirizzare le persone che chiedono informazioni ad approfondire alcune tematiche con calma su uno spazio in cui cercare di dettagliare, spesso con numeri o citazioni, qualcosa.
Uno dei temi più caldi è sempre: "Come si può stabilire il prezzo di una casa?"

Ci si ritrova spesso a discutere sul fatto che il prezzo vada bene, che sia congruo e amenità del genere.

Comprare una casa è una decisione ovviamente importate. E se è corretto avere le idee chiare quando si compra un chilo di spaghetti o si mettono nel serbatoio  della propria auto 20 euro di gasolio, figuriamoci per qualcosa che costa diecimila volte di più.

Il problema fondamentale del prezzo di un immobile è la non omologazione degli immobili stessi. Ogni immobile è un pezzo unico. Per tanti motivi.
Lo è per la posizione del sito in cui la casa sorge, per la disposizione delle parti interne e mille altri particolari che pensiamo sia facile immaginare. Il concetto è che è molto, molto difficile mettere a paragone case di verse.

Ma quali sono gli aspetti che possono influenzare il valore di una casa nel tempo?

Quando si cerca una casa da acquistare quindi, oltre ai gusti e alle esigenze personali, è bene valutare la possibilità di voler rivendere in futuro, e scegliere quindi immobili che non rischiano di essere svalutati.

Il valore di un immobile infatti dipende da molteplici aspetti legati soprattutto alla sua tipologia e al contesto in cui è collocato. L’Agenzia del Territorio utilizza apposite tabelle di valutazione che incrociano vari coefficienti per stabilire l’influenza dei diversi fattori, ma sono da intendere come indicazioni di massima, perché di fatto il prezzo lo stabilisce il mercato.

Cosa influenza il valore di un immobile:
  • anno di costruzione;
  • tipologia, struttura e stato di conservazione e manutenzione;
  • la superficie, il numero e distribuzione dei locali;
  • il numero di bagni;
  • la cucina (abitabile o meno);
  • piano, esposizione, luminosità;
  • pavimenti, serramenti e finiture;
  • il tipo di riscaldamento (autonomo o centralizzato) o di climatizzazione;
  • lo stato dell’impianto elettrico, la classe energetica e l’indice di prestazione energetica;
  • la presenza di cantina, solaio, garage, posto auto;
  • la presenza di balconi, terrazzi, giardino, piscina;
  • le condizioni, il pregio e l’età dello stabile in cui si trova;
  • l’eventuale necessità di eseguire lavori straordinari nello stabile;
  • la presenza di un giardino, di un ascensore o di una portineria;
  • il tasso di sicurezza, il prestigio o la rumorosità della zona.
Oltre a questi valori, occorre aggiungere il valore della zona e contesto in cui è inserito l'immobile.

Anche se una zona è considerata molto buona, non è detto che sia adatta alle proprie esigenze. Il tutto dipende molto anche dalla propria scala di preferenze e dall'orizzonte temporale dell'acquisto.
Se si acquista per mantenere la casa pochi anni (diciamo una decina) si faranno valutazioni molto diverse da chi compra per non rivendere più (anche se spesso questa intenzione è solo teorica):

Una zona in via di espansione permette, ad esempio, di acquistare a prezzi più bassi, con il vantaggio di vedere crescere il valore dell’immobile nel tempo.
Per valutare se l’area è adeguata alle proprie esigenze è consigliabile:
  • visitare la zona in diversi orari della giornata e in giorni diversi possibilmente in periodi cruciali per la propria decisione;
  • verificare il movimento umano e automobilistico;
  • verificare problemi di viabilità eventuali;
  • valutare la vicinanza di supermercati, negozi e servizi di prima necessità.
Tutta questa operazione non è qualcosa che può essere fatta in 2 minuti ma serve sicuramente molto per chiarirsi le idee.
Non c'è infatti peggior cosa di aver avuto tra le mani la possibilità di un buon acquisto ed esserselo lasciato scappare.

Saludos a tottu.

venerdì 31 agosto 2012

La stagione estiva volge alla sua conclusione.

L'estate sta finendo. E un anno se va.
Sto diventando grande, lo sai che non mi va.

Così cantavano nel lontano 1985 il duo piemontese Righeira. Che si spacciavano artisticamente per fratelli, senza esserlo in realtà.
Penso che molti ricordrino quella canzone, una sorta di inno nazional-popolare che ha contraddistinto le estati italiani per almeno un decennio abbondante ma che ancora (siamo sicuri) aleggia leggero nella mente degli italiani più grandicelli (quelli nati prima degli anni '90 almeno).

L'estate non è finita ma sta finendo.
Un altro mesetto scarso di stagione estiva insisterà nei luoghi di vacanza.
Proprio questo fine settimana segnerà il passaggio fra il turismo d'agosto, un pò caotico, spensierato ma anche vissuto con la frenesia di "divertirsi" a tutti costi e il turismo di settembre. Sicuramente più consapevole e a dimensione d'uomo.
Se il tempo regge (e negli ultimi anni ha retto spesso), un periodo decisamente fiabesco con spiagge piene di spazio e ritmi decisamente rilassanti.

Con l'inizio di settembre, torneremo più assidui su questo blog.
In realtà, da un punto di vista delle vendite immobiliari, si profila nei prossimi mesi, il periodo migliore dell'anno. Dopo le visite di giugno, luglio e agosto, i mesi che vengono fino a natale risultano quelli in cui si concretizzano maggiormente le trattative.

Ma nonostante questo avremo un pò più tempo da dedicare alle riflessioni sulla Sardegna, il suo turismo, il suo ambiente, le case in vendita e altri aspetti della compravendita immobiliare.
Sperando di risultare utili al lettore.

Non esitate quindi a continuare a mandarci i vostri commenti e segnalazioni.
Saludos a tottu.

domenica 19 agosto 2012

Legambiente premia ancora il mare della Sardegna

Salve a tutti,
avrete notato (se siete assidui frequentatori di questo blog) che nelle ultime settimane la frequenza degli articoli è diminuita rispetto al periodo precedente.
Ci scusiamo di quuesto ma, nonostante tutte le cassandre che si divertono a fare i funerali al signor "turismo", agosto è sempre agosto in Sardegna e l'afflusso di turisti ci ha spesso costretto a dedicare ben poco tempo alle pur piacevoli occupazioni di gestione dei nostri spazi web.

Sia chiaro, è innegabile che rispetto ad alcuni anni passati vi sia un calo di presenze.
Ma questo calo va visto sempre in un'ottica di medio e lungo periodo e mai come un fenomeno annuale.
Non si può programmare neppure la gestione di un condominio in un'ottica ANNUALE.
Figuriamoci se ci occupiamo di settori economici e sociali che includono centinana di migliaia di persone e milioni di turisti.
Lasciando l'approfondimento di questo interessante tema ad un prossimo articolo, volevamo dedicare un pò di spazio all'ennesimo trionfo della qualità del nostro mare. Ovvero del mare della Sardegna.

Quando si parla di località turistiche, prezzo degli immobili, crisi finanziaria, blocco dei mutui, etc. etc. occorre, infine sempre, indirizzare tutti questi argomenti facendoli ancorare ad un dato di base.

Il dato di base è che la Sardegna continua a rimanere un angolo di paradiso in questa sfera di acqua e rocce chiamata pianeta terra.
Come possiamo anche leggere nei seguenti articoli:
In base ai prelievi e esami della famosa "Goletta Verde" il mare della Sardegna risulta essere il più pulito d'Italia con 1 campione inquinito ogni 433 km di costa. Per dare un'idea, la seconda regione con il mare più pulito è la Toscana con 1 campione inquinato ogni 200 km di costa. Al secondo posto con una percentuale di inquinamento più che doppia.
Incredibilmente (almeno di primo acchito) la maglia nera di regione più inquinata spetta alla Calabria con 19 punti inquinati su 24 punti test (1 punto inquinato ogni 38 km di costa). Seguono Liguria e Campania.


I motivi sono vari e per ogni regione ci sarebbe da fare un discorso a parte. La Calabria soprattutto presenta incredibilmente un livello di inquinamento che non ci si sarebbe aspettato.
Responsabile dell'inquinamento sono sicuramente gli apporti tossici degli scarichi fluviali che gettano nel mare una quantità di inquinamento che il mare fatica a smaltire.

La Sardegna, lontana dal resto del mondo, gode di questo innegabile vantaggio. La sua rada popolazione non ha il peso antropico (si intende la quantità di risorse ambientali consumati da un gruppo umano!) di altre regioni.
Un milione e 600 mila abitanti su una gigantesca superficie di 24 mila kmq non hanno un grande impatto ambientale.

Il mare sardo quindi è bello e pulito. Come le sue spiagge.

Quando si pensa ad acquistare casa, questo fattore non può essere dimenticato.
Saludos a tottu.

martedì 7 agosto 2012

Segnalazione iniziative per risparmiare sulle vacanze

Che gli italiani stiano cercando soluzioni varie per cercare di mantenere lo stesso livello di benessere e di consumi raggiunto negli anni scorsi è da rimarcare.
La cosa è giusta e, in fin dei conti, anche un segnale di vitalità di un popolo che sembra sempre sull'orlo di cadere ma che poi ritrova sempre risorse inaspettate e misteriose.

Re-inventarsi continuamente è uno sport che il nostro popolo conosce e che sicuramente ci fa onore.
Per quanto non si possa negare che talvolta si abusi di questa abilità, continuando a vivere sempre sul filo del "in un modo o nell'altra ce la facciamo" che crea sempre una sottile sensazione di instabilità.

In ogni caso, oggi, vogliamo segnalare ai lettori del blog un'iniziativa nata sull'onda del successo dei colossi Groupon e Trovit.
Per chi non conoscesse queste iniziative (che comunque non sono italiane), diciamo solo che l'idea parte dal rinforzare il lato debole del commercio ovvero l'acquirente.
Se, infatti, chi vende si ingrandisce e acquisisce sempre più potere, lo stesso non accade per chi compra. Che continua a rimanere unico, individuato, piccolo e quindi con poco potere contrattuale.
Ma che succederebbe se ad acquistare dei prodotti ci fosse un acquirente forse che compra in grandi quantità? Otterrebbe certo degli ottimi prezzi.
E qui nasce l'idera, ovvero i gruppi di acquisto. Che poi consentono agli iscritti di poter accedere a beni e servizi a prodotti scontati.
Chi si associa beneficia della visibilità (e pubblicità) del gruppo di acquisto. Chi compra, ha il beneficio del prezzo.

Vi segnaliamo quindi questa iniziativa al presente link: Invito su Voyage Privee, la soluzione alla crisi per chi non vuole rinunciare alle vacanze.

Voyage Privee è un portale dove gli iscritti possono beneficiare delle promozioni sull'acquisto di pacchetti vacanza in Sardegna, in Italia e nel resto del mondo.

Periodicamente vengono pubblicate delle offerte, che sono davvero vantaggiose. Un esempio: 3 notti in pensione completa presso Hotel 4 stelle ad Alghero: 90€.

Il segreto? Loro fanno da intermediari tra le strutture e i clienti: si impegnano a portare tot clienti, in cambio di una percentuale, a condizione che i prezzi siano vantaggiosi. Un sistema che va a vantaggio di Voyage Privee, del cliente e della struttura.

Si diventa membri di gratuitamente e senza obbligo di acquisto, SOLO su invito. Per potervi registrare, cliccate sul link indicato in precedenza.

Speriamo che questa informazione possa essere stata di vostro interesse.
Non mancate di farci conoscere le vostre opinioni a proposito dei temi affrontati dal blog.
Notiamo, infatti, che i lettori sono molti ma i commenti e le interazioni poche.
Ci servono le vostre opinioni e le vostre esperienze. I vostri consigli e suggerimenti.
Tutto questo per fare un blog sempre più utile e seguito.

Saludos a tottu.

mercoledì 1 agosto 2012

Andamento dei prezzi in zona turistica a sud di Olbia

Oggi diamo uno sguardo all'andamento dei prezzi nella zona sud di Olbia e, in particolar modo, nei comuni di San Teodoro e Budoni.

In primo luogo facciamo un paragone fra il livello medio dei prezzi (desunto facendo una media ponderata degli annunci immobiliari nei principali portali internet delle rispettive zone e per rispettive tipologie, quindi con tutte le possibili singole eccezioni del caso....) fra il luglio 2011 e il luglio 2012 appena trascorso.
Un paragone ad un anno di distanza quindi.

In Sardegna la situazione delle vendite è sostanzialmente stabile sul livello dello scorso anno così come del 2010. Un livello che era già in fase di lieve calo a partire dal 2008.
Il prezzo medio un anno fa in tutta la regione era di 2.661 euro a mq commerciale.
Lo scorso mese la media ponderata delle inserzioni in tutta la Sardegna era di 2.512 euro. Con un calo di 149 al mq, ovvero un calo del 5,59%.
Se restringiamo la ricerca alla sola provincia di Olbia-Tempo (ovvero la zona nord orientale della Sardegna in cui si concentra circa il 40% delle trattative di tutta la regione malgrado il suo peso in termini di popolazione sia solo del 9,5%) troviamo che i prezzi sono calati di 200 euro (da 3.362 € al mq a 3.162 € al mq).
Ovvero un calo del 5,95%.

Per il comune di Budoni, abbiamo invece un calo dei prezzi (nell'arco di un anno) da 2.650 € al mq a 2.456 € al mq. Parliamo del 7,32%.
Nel comune di San Teodoro non abbiamo attualmente la possibilità di paragonare i dati ma possiamo solo dire che il costo al mq si situa a 3.150 euro di media.

I numeri sono solo numeri e più diventa piccolo il campione e più queste cifre sono influenzate da fattori che alterano il significato statistico dello stesso.
Ma almeno abbiamo delle minime basi sulle quali fare delle riflessioni.

Il succo del discorso è che i prezzi non stanno crollando come qualcuno pensa. Nè crolleranno nel prossimo futuro.
L'esempio che qualcuno usa come base di partenza può forse derivare da qualche situazione particolare o dall'esame di alcuni mercati in cui il settore della prima casa destinato ai residenti pesa in misura prevalente nel paniere.
La drastica chiusura delle propensione delle banche ad erogare mutui ha sicuramente influito sul mercato delle prime case, indirizzato soprattutto ad acquirenti con meno disponibilità finanziaria propria e meno possibilità di fornire solide garanzie.
Nel mercato delle seconde case questa influenza è decisamente minore.

Il cliente tipo che acquista ha un profilo diverso. Ha un'età generalmente superiore ai 40/45 anni e una disponibilità finanziaria più elevata. D'altronde parliamo della seconda casa.
Il cliente medio che compra una seconda casa ricorre meno al mutuo. E se lo fa, lo fa per percentuali di intervento minori.

Quindi il prezzo delle case scende ma in un modo controllato.
Piuttosto è sicuramente vero che, nonostante il prezzo rimanga su livelli congrui con il valore reale delle case, sia possibile in questo periodo poter "strappare" l'immobile desiderato ad un prezzo decisamente favorevole.

Quindi se aspettate a comprare per vedere ancora i prezzi scendere, state attenti a non lasciarvi sfuggire la casa dei vostri sogni. Forse potreste averla anche oggi al prezzo che sperate possa essere venduta l'anno prossimo.
Se attendete, non è detto che quel prezzo venga raggiunto ed è anche più probabile che qualcuno la compri al posto vostro.

Ribadiamo che secondo noi adesso è un buon momento per comprare.
Non lo è per vendere. Soprattutto se si è comprato ai massimi prezzi di 5/6 anni fa.
Il mercato tra qualche anno riprenderà a salire o, per lo meno, smetterà di scendere.
Questo è il nostro invito.
La scelta è vostra.

Saludos a tottu.

martedì 31 luglio 2012

Sardegna, una cultura millenaria

La Sardegna è una terra incredibile e con una storia più che millenaria.
Con la fretta e la frenesia che contraddistingue i nostri tempi, spesso, dimentichiamo la nostra storia e guardiamo alcune cose da un punto di vista troppo limitato.
La Sardegna è, geologicamente, una delle terre più antiche del mediterraneo. E' una terra ricchissima di minerali, fatto che ha portato quest'isola al centro dell'attenzione di molti popoli fin dagli albori della storia.
Abitata da tempi immemorabili e culla di una delle civiltà più enigmatiche del continente europeo (la civiltà nuragica), la Sardegna sta riscoprendo nuovi filoni di ricerca e riflessioni negli ultimi anni per quanto riguarda la sua storia.
Fino a qualche tempo fa si era sedimentata l'idea che l'isola fosse stata abitata da una popolazione che, arrocato su posizioni difensive, avesse costruito i nuraghi come strutture di difesa. E che per tutto il resto della storia conosciuta fino ai nostri giorni, le sue popolazioni si fossero limitate a difendersi e a subire.

La rivalutazione di alcune ricerche storiografiche e archeologiche ha drasticamente mutato le ipotesi di ricerca, mostrando che un'altra civiltà può essere stata la protagonista degli antichi eventi passati.
Si parla sempre più dei cosidetti Shardana, o popolo del mare, una sorta di popolo guerriero che non mancava di combattere, oltre che per se stessi, come milizia pagata per altri re e altri popoli.

Un pò come avviene per i misteriori Etruschi, che qualcuno tra l'altro mette in relazioni con gli Shardana, le ipotesi si sprecano e si cerca di trovare una linea di unione e raccordo fra tutti i dati, le prove e gli indizi presenti sul piatto.
Non è facile, certo ma alcune tesi sembrano lasciare meno punti oscuri rispetto alle altre.

Si è parlano, ad esempio, dei sardi come di un popolo dedito alla pastorizia e non alla navigazione e al mare. Ma alcuni studi evidenziano che sarebbe proprio in questa terra la culla di alcune soluzioni geniali e avvenieristiche relative alla navigazione.
Stessa cosa per alcune scoperte in merito all'uso dei metalli e alla lavorazione degli stessi.
E altrettante scoperte che metterebbero la Sardegna ancora più al centro delle vicende internazionali del mediterraneo di molti secoli fa.
Il tutto prima dell'avvento di quel popolo incredibile e di immensa potenza che furono i romani.
Che furono, tra l'altro, proprio la civiltà che pose fine ad un dominio e un'indipendenza che durava forse da 2 o 3 mila anni.

Ci sono molte similitudini fra le antiche tradizioni sarde e le antiche tradizioni di popoli spesso molto lontani dal centro del mediterraneo. Le tombe dei giganti, l'assonanza dei nomi, alcune analogie genetiche e altro ancora.
Molti studiosi studiano il genoma sardo per comprendere alcuni fattori medici e bio-fisici. La longevità del popolo sardo è acclarata, ponendo queste genti al pari dei giapponesi come i popoli più longevi del pianeta terra.

C'è tra l'altro un'affascinante ipotesi promossa ampiamente dal giornalista e scrittore di origine sarda Sergio Frau, che attraverso un libro (Le Colonne d'Ercole - un'inchiesta) e vari convegni e mostre sostiene che la Sardegna fosse l'antica e mitica isola di Atlantide descritta per primo dal filosofo greco Platone e diventa leggenda nel corso dei millenni fino a diventare un'icona del cinema e della letteratura.
Abbiamo letto il libro (affascinante ma di non facile lettura per la complessità e farraginosità di alcuni passaggi) e la tesi è tutt'altro che fondata su fesserie o pressapochismo.

Il nostro invito è quindi alla scoperta di questa parte di Sardegna, sicuramente poco conosciuta e sicuramente altrettanto poco valorizzata.
Il mare è il mare e le spiagge sono le spiagge.
Ma questa terra ha in se qualcosa di magico.
Che non sempre si può imbrigliare in ragionamenti sui traghetti, il costo degli affitti e i piani edilizi dei comuni.

Diteci cosa ne pensate.
Saludos a tottu.

venerdì 27 luglio 2012

Aumento della qualità

E' nostra opinione che ogni fenomeno turistico attraversi delle fasi.
Ricollegandoci ad uno schema concettuale mutuato dall'economia aziendale e dal marketing, vareremo quello che possiamo chiamare:
CICLO DI VITA DI UNA ZONA TURISTICA.

Questo ciclo di vita avviene per fasi e ci indica cosa succede ad una zona turistica con il passare del tempo.
Abbiamo:
FASE 1 - Individuazione da parte di un soggetto pubblico o (più spesso) privato di una particolare zona che può essere oggetto di utilizzo turistico. (NASCITA).
FASE 2 - Aumento, spesso confuso e caotico, delle strutture ricettive e dell'offerta turistica. Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture locali e delle linee di comunicazioni in entrata e uscita. Aumento esponenziale delle presenze turistiche (SVILUPPO)
FASE 3 - Riorganizzazione dell'offerta turistica e aumento della coordinazione dei soggetti coinvolti. Leggero incremento delle presenze turistiche con tendenza al rallentamento progressivo (MATURITA')
FASE 4 - Diminuzione dell'interesse e dell'appeal della zona rispetto al mercato con calo sempre più vasto delle presenze e progressiva chiusura delle strutture ricettive meno efficienti o performanti. (DECLINO).

Secondo noi, ogni zona turistica attraversa queste fasi. A seconda dei casi ogni fase ha durate differenti fra situazione e situazione o zona e zona. A volte può esserci una fase di "nascita" breve mentre altre può durare moltissimo tempo. Così come potrebbero esserci delle fasi di "sviluppo" e "maturità" brevissimo con rapido avvento della fase di "declino".
Le possibili combinanzioni sono molte.

Ciò che può avvenire nella fase 4, è un progressivo declino che continua in maniera indefinita fino all'ipotetica morte turistica della zona oppure l'introduzione di cambiamenti e strategie che portino alla FASE 5 ovvero la fase della RIORGANIZZAZIONE, che in pratica sancisce una nuova fase 2 di sviluppo ad un livello superiore.
In parole più semplici, dopo che una zona turistica è nata, è cresciuta e comincia a sperimentare una fase calante alla fine della sua maturità, il declino arriverà inesorabile a meno che non introduciamo delle innnovazioni che portino la zona turistica a rifiorire con un nuovo sviluppo e conseguente nuova maturità.

L'emblema di questo ciclo di vita è la costiera romagnola, che alla fine degli '80 sembrava avere gli anni contati per la vistosa fase di declino che stava sperimentando. 
Eppure, con grande intuizione e abilità, gli operatori turistici e gli amministratori locali hanno cambiato il tipo di offerta turistica specializzandosi in servizi di divertimento puro. Meno mare e più parchi giochi, eventi e discoteche. 
E così quei luoghi hanno conosciuto una nuova fase di sviluppo che li ha portati ad una nuova fase di maturità.

La Sardegna, e la zona nord est della stessa attraversa, secondo noi, un periodo in cui è giunta alla piena maturità e sperimenta i primi segni della fine di questa fase.
Niente di drammatico, per carità. Semplicemente il normale evolversi del ciclo delle cose.
Il modello di sviluppo attuato fin qui è stato un fantastico successo.
Complice un ambiente straordinario, un mare tra i più belli e maestosi del mondo, una totale assenza di fattori inquinanti e tutta una serie di peculiarità culinarie e culturali, la Sardegna è diventata il sogno di molti italiani e molti turisti stranieri.
Giusto l'anno scorso abbiamo venduto una casa in un paesino a 4 km dal mare, un borgo tipico della zona, a due coniugi inglesi che hanno venuto la loro casa a Londra per traferirirsi definitivamente in Sardegna per viverci tutto l'anno. Motivo? Si sono innamorati del posto.

Quale può essere il futuro della Sardegna? Le ipotesi sono tante. E se qualcuno dei nostri lettori avesse piacere a condividere il suo pensiero ci farebbe molto piacere.
Noi pensiamo che il futuro sia l'aumento ripido e verticale della qualità.
Qualità degli arredi urbani, della pulizia, della sistemazione degli accessi alle spiagge.
Qualità dei trasporti e di tutti i servizi annessi.
Qualità dell'informazioni a favore dei turisti.
Qualità del servizio nelle strutture ricettive e nelle maestranze che offrono i propri servizi professionali.
Qualità non significa necessariamente aumentare il cemento, piastrellando tutte le strade che portano ad una spiaggia.
Forse il segreto della bellezza di alcune spiagge della Sardegna è proprio la propria condizione selvatica.
Qualità significa cura dei particolari, significa piani di sviluppo urbano ordinati e coerenti con una linea guida comune.

Significa molte altre cose di cui magari parleremo in qualche prossimo articolo.
Saludos a tottu.

giovedì 26 luglio 2012

Le spese nascoste di un acquisto immobiliare

Con nostra grande sorpresa continuiamo a vedere che nelle richieste di informazioni sull'acquisto di una casa, vi sono molte cose che vengono date per scontate o neanche prese in considerazione.
Oggi abbiamo quindi pensato, una volta per tutte, di mettere nero su bianco, in un modo sufficientemente comprensibile, quali siano i reali costi di un acquisto immobiliare.

Da un punto di vista di chi acquisto (nella stragrande maggioranza dei casi un soggetto privato) ciò che realmente interessa è QUANTO SPENDO ALLA FINE PER ENTRARE IN POSSESSO DI UN NUOVO IMMOBILE?

Questo importo complessivo è la sommatoria di più voci di spesa. E' sicuramente corretto tenere separate le voci di spesa ma è anche corretto avere una cifra finale e conclusiva che le assommi tutte.

1 .La prima voce di costo è, ovviamente IL COSTO DELL'IMMOBILE.
Questo è il prezzo della casa ovvero quanto andrà nelle mani del proprietario o venditore. E' anche il prezzo a cui la casa viene promosso. Ovvero il costo della casa che troviamo nelle inserzioni e negli annunci. E' il prezzo che possiamo trattare e su cui si può ragionare in termini di offerta.

2. La seconda voce sono i costi fiscali. Su ogni acquisto di immobile vi è del denaro che deve essere versato nelle case dello stato (tramite le sue agenzie ed enti preposti). Questo importo è decisamente variabile e dipende da vari parametri. Se chi vende è un privato, vi sono delle imposte che si pagano basate sul valore catastale di una casa. L'ammontare della percentuale dipende se parliamo di 1a casa o 2a casa. Sulle seconde case, per esemplificare, si paga il 10% del valore catastale dell'immobile. 
Se chi vende è una società o impresa edile, si paga il 4% di IVA sul dichiarato in atto per la 1a casa e il 10% di IVA sulla 2a casa.
E nonostante  si paghi in percentuale sempre il 10%, nelle 2 tipologie (da privato o da impresa) vi è una grande differenza, perchè solitamente (soprattutto dalle nostre parti) il valore catastale è di gran lunga più basso del dichiarato in atto.
Ci sono poi varie situazioni che modificano questo specchietto generale, da appurare volta per volta.

3. La terza voce sono i costi di stipula e registrazione. Il notaio ha un costo e la registrazione dell'atto e del compromesso ugualmente. In questo caso, in mancanza di atto di mutuo, parliamo di somme intorno ai 2.000/3.000 euro. Il doppio se è presente l'atto di mutuo. Il costo va a scaglioni di costo dell'immobile e citiamo quelli che sono i costi più frequenti tagliando fuori i costi notarili delle vendite milionarie.

4. La quarta voce sono i costi di agenzia. Acquistando con un'agenzia immobiliare è dovuto il compenso per la mediazione. Questa è variabile ma indicativamente indichiamo come percentuale il 3% sul costo della casa (1a voce). Ricordiamo che per essere ligi alle normative, la provvigione all'agenzia è da considerarsi al netto dell'iva. Quindi i costi di agenzia sarebbero per esteso del 3%+iva.

5. Infine, vanno contemplati ma non sempre, gli eventuali costi per la sistemazione definitiva della casa. Per costi di sistemazione non intendiamo ristrutturazioni o ritocchi ma quella spesa che l'acquirente deve fare per rendere "agibile" e "usufruibile" l'immobile per le sue vacanze o per la sua residenza. Questi costi sono variabili a seconda che si compri una casa "usata" oppure "nuova".
In quest'ultimo caso parliamo di costi di allaccio delle utenze elettriche e idriche (poco meno di 1.000 euro), i costi dell'arredamento (estremamente variabile in base a ciò che si compra ma non inferiori a 5/8 mila euro se comprendiamo il blocco cucina con elettrodomestici), i costi della climatizzazione e riscaldamento, i costi relativi alla sistemazione di un eventuale giardino.

Come detto, se si acquista un immobile usato, spessissimo questo viene venduto con utenze e arredamento. Spesso con gli impianti di climatizzazione compresi. Chi invece intende acqusitare una nuova casa, anche se casa vacanza, farà meglio a considerare nel suo budget TUTTI questi costi.

Per non correre nel rischio di cercare, su internet o in agenzia, una casa dichiarando un certo budget di riferimento per poi accorgersi che non si è preso in considerazione tutti questi costi.
Non è infrequente, infatti, che un cliente non valuti appieno le differenze sostanziali nei costi complessivi nelle sue potenziali scelte. Ci dice che cerca una casa che costi circa 140/150 mila euro quando quello è TUTTO il suo budget(!!!). Se acquistasse una casa nuova per quel prezzo, il costo complessivo dell'operazione si aggirerebbe intorno ai 174/184 mila euro senza contare costi di sistemazione del giardino se mai ci fosse.
Viceversa se acquistasse una casa usata allo STESSO costo, la cifra finale esborsata sarebbe di circa 157/162 mila euro nel caso in cui sia compreso arredamento e clima.
Una differenza di più di 20.000 euro. Non trascurabile.....

Naturalmente una casa nuova è una casa nuova. Ma riflettere su tutti questi aspetti vi permette una scelta più consapevole.
Grazie per l'attenzione e 
Saludos a tottu.
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