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lunedì 25 febbraio 2013

Il sopralluogo presso un immobile da comprare

Quando si vede una casa su un'inserzione di un sito internet, il potenziale acquirente prende un primo contatto con l'immobile dei suoi sogni.
Diciamo che, dopo ore e ore passate a scrutare con attenzione tra i principali siti che offrono case invendita, si sia trovata quella che sembra essere la villetta dei nostri sogni.
La guardiamo..... Si, sembra che ci sia tutto quello che desideriamo. C'è il giardino, c'è la veranda, la pietra a vista....

Le foto non sono chiarissime ma l'immobile sembra in buono stato. L'inserzione ci dice che c'è la spiaggia nei pressi, raggiungibile a piedi e che la casa è inserita in classe B energetica. Il prezzo è buono. Che si fa?

Questo processo potrebbe riguardare più di una soluzione e di offerta immobiliare. Anzi, in questo periodo, è più che probabile che un potenziale acquirente trovi decine di soluzioni che possano sembrare adatte alle sue esigenze.
E' consuetudine quindi che chi cerca un immobile cominci a mettere insieme varie schede di immobili da visionare. Spesso con più di un'agenzia e più di un interlocutore.

Vediamo un pò di soffermarci su questo punto, ovvero l'importanza di un sopralluogo.
Ci fa, ad esempio, sorridere che più di una volta il potenziale acquirente a cui abbiamo mandato delle proposte immobiliari corredate di foto, planimetrie e documenti, ci specifichi che lui non comprerà prima di aver effettuato un sopralluogo di persona della casa (o cantiere) che intende comprare.
La cosa, dal nostro punto di vista, appare scontata.
Chi comprerebbe una casa senza averla mai vista? Forse solo qualcuno che ha già un precedente rapporto di fiducia con l'interlocutore o intermediario. Un grande, grande rapporto di fiducia e precedenti collaborazioni d'affari. Si dovrebbe comunque trattare di una situazione veramente pecualiare e probabilmente un qualcosa che si verifica in un caso su mille.

Il sopralluogo serve per molti motivi. Serve innanzitutto per dare uno sguardo al contesto in cui una casa è inserita. E tanto meno si conosce la zona in cui si compra e tanto più un'analisi del contesto è importante.
Sappiamo che parte del valore d'uso e del valore di mercato di una casa è da imputare al punto in cui la casa sorge. E quindi anche a ciò che intorno o nei pressi della casa troviamo.
Questo "intorno" non è presente nelle inserzioni pubblicitarie. Ma d'altronde capite che è ben difficile inserire questo tipo di informazioni.
Una casa potrebbe essere bellissima e posta in un luogo poco curato o trascurato.
Viceversa la casa potrebbe avere delle problematiche nella cura dei suoi esterni ma essere posta in un luogo per cui val la pena di investirci sopra qualche soldino per una ristrutturazione.
Ci sono vari fattori.
Ancora.... Una casa potrebbe sorgere in un luogo dove vi è della recente urbanizzazione e in cui gli arredi urbani non sono ancora a posto. Ma uno sguardo un pò in avanti ci farebbe capire che entro un 5-10 anni la zona diventerà bella e curata.

Di certo, una cosa che abbiamo osservato è che una selezione migliore in prima battuta con un sopralluogo su pochi immobili, aiuta il potenziale acquirente a fare le scelte giuste.
Un sopralluogo, per quanto distribuito in vari giorni, destinato a visionare molte case crea una situazione non ottimale nè per chi vende nè per chi compra.
Chi vende (agente immobiliare o società costruttrice) non riesce a stabilire un reale canale comunicativo con il potenziale acquirente. Troppo di fretta, troppi immobili da visitare e stanchezza per il tour de force che si sta facendo.
Non si riesce a compredere cosa veramente il cliente cerca e spesso non si riesce a dargli il supporto che necessita e merita.

Ma anche chi compra si trova in una situazione non proprio ideale. Vede tante cose, le vede spesso in modo superficiale e non analitico. Si fa guidare dalle sensazioni (peraltro importanti, per carità) ma è poco lucido nel riassumere in uno schema razionale ciò che ha visto.

Il nostro consiglio è semplice.
1) Definire nel modo più esatto possibile le ESIGENZE che si ricercano. Preferire un elenco di esigenze da soddisfare piuttosto che di caratteristiche che si cercano. Spesso ci sono molte divergenze fra le 2 liste e si correrebbe il rischio di cercare una caratteristica che si pensa soddisfi una propria esigenza senza in realtà farlo.
2) Relazionarsi il più approfonditamente possibili con degli intermediari o venditori professionali. Preferire degli agenti immobiliari con ampia esperienza sul territorio anche per verificarne gli attestati di competenza e trasparenza. Una agenzia immobiliare cura meglio gli interessi di chi compra e di questi tempi non costa necessariamente di più di una trattativa diretta. A volte è l'esatto contrario.
3) Selezionare a distanza un numero non eccessivo di immobili da visionare. Approfondire l'analisi di un immobile il più possibile per restringere ad un massimo di 2/3 soluzioni per intermediario e ad un massimo di 2/3 intermediari o agenzia immobiliari per volta.
4) Non comprimere eccessivamente il tempo per i sopralluoghi. Per una visita fatta con criterio occorrono a volte dalle 2 alle 3 ore. Il che significa anche una mattinata o una serata per una sola agenzia. Inoltre sarebbe ottimanale vedere una sola agenzia o intermediario/costruttore al giorno. Questo per fissare l'attenzione su un interlocutore per volta ed avere la possibilità di assimilare il contatto umano e professionale.
5) Vedere lo stesso immobile almeno 2 volte in giorni diversi. La prima visita può mostrare alcuni fattori (positivi o negativi che siano) ma è spesso necessario un nuovo sopralluogo, in una nuova unità di tempo e con un nuovo fresco punto di vista, per vedere aspetti che prima si erano ignorati. Si può tornare con differenti stati fisiologici di attenzione/stanchezza e con diverse luminosità della giornata o temperature. Fattori che possono incidere nel giudizio dato sulla prima impressione.
6) Fare un riassunto di tutte le soluzioni viste secondo le proprie esigenze, cercando di dare un punteggio o valore a ciò che si è visto o controllato.

A questo punto sarebbe comunque una forma di rispetto per il lavoro degli intermediari che si è incontrato dare una risposta, positiva o negativa che sia, a tutti coloro con cui ci si è relazionati.
Se non si è riusciti a prendere una decisione, si dovrebbe comunicare anche questo e i motivi dell'impossibilità di decidere, in modo da farsi aiutare nel trovare i dati che mancano per prendere una decisione.

Detto questo un saluto al prossimo articolo, sperando che queste righe vi possano essere di utilità. 

Saludos a tottu.

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