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venerdì 23 settembre 2011

Dove vanno le borse?

In questi ultimi giorni e settimane, in tv, nei giornali, nei bar e nelle salette di discussione degli uffici si ripetono incessanti le notizie delle catastrofi degli indici di borsa. 
D'Italia e non solo.

Senza entrare nel merito di questa vicenda, ci piace osservare la cosa dal punto di vista di un potenziale acquirente di una casa.

Innanzitutto parliamo di soldi. E in secondo luogo di investimento.
Fin da bambini, ci hanno insegnato che ci sono cose che hanno valore e cose che ne hanno meno.
Rompere un foglio di carta non è la stessa cosa che distruggere il soprammobile in ceramica di nostra madre, donato alla zia preferita circa 20 anni prima.
Le cose hanno un valore.
Ma cosa significa valore? Su questa domanda esistono molte risposte a seconda delle scuola di penserio (politica o economica).
A noi piace l'idea che il valore di una cosa sia stabilito dal grado di utilità che quella cosa da a chi la usa o ne ha il possesso. Ma anche l'utilità è un concetto che non ha dei confini esatti e che non può essere oggettivizzato.
Per Tizio un quadro ha una certa utilità e per Caio ne ha un'altra. Il loro senso estetico è diverso e gode della bellezza di un quadro con importanze diverse.
Il valore va accoppiato al prezzo (quantità di denaro concordata dal mercato per rappresentare il valore di un qualcosa) e al costo (quantità di lavoro e energia che occorre per realizzare il bene o servizio).

Il costo di un qualcosa è la base del prezzo. Se qualcosa costa tanto (rarità dei materiali, energia necessaria e competenza richiesta), ovviamente questo qualcosa non può avere un prezzo basso. Ma se il costo rappresenta il minimo da cui il prezzo di qualcosa parte, di certo non ci dice niente su quanto in alto può arrivare.
Questo è determinato dal valore.

In questo momento le borse hanno "drogato" il valore di molte cose. Il tutto è stato così virtualizzato che si è perso fin troppo il contatto con la realtà.

Prendiamo una casa. Una casa ha un costo di costruzione. E ha un valore che ne influenza il prezzo.
Se qualcuno intende investire in immobili, in una casa ha alcune volte il timore che il prezzo non sia quello giusto, che la casa costi troppo, che non sia un buon investimento.
Sugli immobili c'è da dire qualcosa di tremendamente definitivo.

Ovvero le case hanno un grado di utilità che non può essere messo in discussione.
Anche se le borse dovessero crollare, una casa è lì.
Possiamo ipotizzare che i prezzi di una casa possano crollare. I prezzi di qualcosa dono determinati da molteplici fattori di cui alcuni legati a rapporti fra le monete e altre questioni tecnico-finanziarie abbastanza compelsse.
Ma nessun crollo di borsa può abbassare il valore di una casa, intesa come grado di utilità possibile.

Comprare una casa in Sardegna rappresenta sicuramente una sicurezza per il futuro perchè sappiamo cosa ci darà indietro.
Oggi costa 200 mila euro e il prossimo anno forse 180 mila. Questi però sono i prezzi.
Dieci anni fa le cose non costavano 200 mila euro ma 300.000.000 di lire. Se acquistiamo da qualche altra parte magari pagheremmo in dollari.
Sono tutte questioni legati a meccanismi finanziari. Meccanismi talvolta sfuggenti.

Ma una casa è una casa.
E in un mondo che sembra che abbia perso la bussola e che abbia smarrito il buon senso, forse è proprio ora di tornare a qualcosa di più semplice e concreto.

Grazie per l'attenzione e 
Saludos a tottu.

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