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lunedì 26 marzo 2012

I presunti ribassi degli immobili

Che il mercato sia attualmente in una fase di "riposizionamento" è innegabile e sono i numeri che parlano.

Ma quando si parla di riposizionamento cosa intendiamo?
Ogni mercato ha dei suoi naturali andamenti cicli (cioè vanno un pò su e un pò giù). Pensare che un mercato abbia un andamento lineare è quantomeno illusorio e superficiale. 
Ad esempio, pensare che in una zona il prezzo al mq di una casa continuerà a crescere in modo costante e continuo all'infinito è una assurdità che quasi chiunque potrebbe comprendere.
Ugualmente è comprensibile che non è ipotizzabile un calo continuo costante fino ad un parametro zero: le case gratis.
Vedere gli andamenti dei prezzi e del numero di compravendite di immobili (come d'altronde molti altri mercati di prodotti e servizi) è come osservare delle montagne russe. Si va su e poi giù, poi però molto più su e così via.

Ciò che fa la differenza sono sicuramente le tendenze. La parola tendenza indica una direzione generale di un flusso scomposto e caotico verso una direzione. In certi momenti e per un x periodo di tempo, il mercato immobiliare può mostrare una tendenza al rialzo. Rialzo nei prezzi e rialzo nel numero delle transazioni. E viceversa in un altro periodo.

Bisogna poi distinguere da mercati e mercati. Ci può essere una città in cui il mercato mostra una tendenza al rialzo e all'espansione e una città in cui si verifica l'esatto contrario. E' molto importante non essere generici e banali in questo tipo di considerazioni.
Dire, ad esempio, che ora non si vendono più case o che "c'è la crisi" è fonte di immancabili errori di valutazioni.

Sicuramente la tendenza del mercato si è invertita rispetto al recente passato, diciamo rispetto ad un periodo che è partito alla fine degli anni '90, che è continuato in modo sostenuto negli anni duemila fino a circa 2/3 anni fa.
Questo è vero a livello generale.
Ma anche a livello regionale (Sardegna) parlando di 2e case o casa vacanza.

Si è invertita nel senso che non vi un continuo/costante aumento di prezzo e il numero delle transazioni è diminuito. Parliamo soprattutto dello scorso anno. Perchè già il 2012 da segni diversi analizzando il primo trimestre e paragonandolo allo stesso periodo dell'anno scorso.
I prezzi sono scesi (cosa naturale quando non c'è una continua spinta verso l'alto) ma non di una percentuale come le chiacchere da bar suggeriscono.
Abbiamo sentito qualcuno parlare di crolli paurosi. E' pur vero che, essendo il mercato immobiliare molto emotivo, ci potrebbe essere qualcuno che da qualche parte possa aver svenduto un immobile. Ma un singolo o pochi casi non generano una tendenza. Che è data invece dal comportamento della complessità degli attori di un mercato.
I prezzi si sono limati di un 10-15% massimo. In taluni casi non vi sono neppure stati ritocchi al listino. Ma forse si è incrementata la disponibilità del venditore/costruttore ad accettare proposte di acquisto a livelli inferiori.

Il nostro consiglio è sempre quello: è un ottimo momento per acquistare. Perchè il mercato, dopo alcuni anni di appannamento, riprenderà a crescere. E comprare fra 3-5 anni sarà più costoso. E meno conveniente dal punto di vista dell'investimento.
Consigliamo di prendere i prezzi di listino e osare con delle proposte magari anche più basse.
Diciamo sempre di offrire. Nel peggiore dei casi o l'agenzia o il costruttore/venditore stesso non accetteranno e chi si espone non avrà perso nè rischiato niente.
O meglio, rischia solo di fare un buon affare.

Saludos a tottu.

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