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mercoledì 25 gennaio 2012

La circolazione dei soldi e il mercato immobiliare

Non a tutti è ben chiaro il momento che il mercato immobiliare e non solo sta attraversando.
Si fa un gran parlare di soldi che ci sono e di soldi che non ci sono.
Ma in questo caso ci imbattiamo in uno dei tanti argomenti di cui si discute di continuo senza aver prima aver definito i termini della questione.
E quuesto non ci aiuta a comprendere ciò di cui stiamo discutendo.

Mancano i soldi e quindi si compra e si vende meno.
Questa la tesi dell'accusa.
Ma sarà un concetto vero o è solo un'apparenza di qualcosa che invece ha altre spiegazioni?

Per risolvere questo dilemma occorre evitare le supposizione e i punti di vista ed esaminare i fatti.

1° fatto: il denaro non è un valore in se. Ma è solo un simbolo che rappresenta qualche bene o servizio che è GIA' in circolazione nel mercato. E qualunque esame approfondito di un testo di economia o finanza ci confermerà. (per appronfondire puoi leggere il libro in formato ebook LA LEGGE DEL DENARO in vendita presso la Giacomo Bruno Editore.)
2° fatto: un'offerta di un bene incontrerà una domanda di un bene in un certo punto. Questo punto sarà chiamato prezzo. Ovvero se c'è un'offerta ci sarà sempre una domanda. Ciò che varia è il prezzo.
3° fatto: l'Italia è secondo una recente ricerca della Credit Suisse, il 3 paese al mondo per percentuale di persone che possiedono più di 100.000 $ di patrimonio. Prima dell'Italia ci sono gli USA e il Giappone. Al terzo posto vi è l'Italia, con l'8% dei ultra100.000$ di patrimonio del mondo. Regno Unito, Francia, Germania e via dicendo vengono dietro con percentuali vicine ma comunque minori.

Se qualcuno quindi sostiene che in Italia non ci sono più soldi e che il mercato è in calo (occorre poi differenziare da zona a zona per evitare pericolose generalizzazioni) per questi motivi, occorre che costoro evitino delle conclusioni basate sull'emotività ed esamino i fattori concreti economici.
Non che nessuno qui sostenga che in Italia le cose vadano bene o che non ci siano dei grandissimi problemi per quanto riguarda la produzione e il lavoro. Ci sono. E sono grandi. E vanno risolti.
Ma parliamo di temi delicati, in cui non si può dire qualcosa a casaccio.

I mercati immobiliari hanno le loro fisiologiche curve di espansione e di contrazione dei prezzi.
L'unica cosa vera è che le banche hanno ridotto la quantità di soldi erogati per l'acquisto di immobili e questo sta un pò cambiando le dinamiche del mercato. Ma è solo una questione di assestamento.
In passato ottenere un mutuo è stato anche più duro di ora eppure le vendite si sono fatte, eppure il mercato è cresciuto, eppure i prezzi sono saliti e chi ha comprato ha fatto buoni affari.

Non è un caso che ci sia un incremento di compravendite immobiliari in cui si chiude la transazione dal notaio con l'uso di cambiali. Cioè il privato accetta un pagamento futuro di un altro privato e funge lui stesso da banca. Il denaro d'altronde svolge la stessa funzione. E un mutuo è in sostanza una sorta di mega-cambiale. Se non lo paghi, sono problemi e perdi la casa.

Il consiglio è quindi di liberarsi di molti dei titoloni dei giornali e fare delle riflessioni più profonde ed a ampio raggio.
Siamo sicuri che molte cose appariranno diverse.

Saludos a tottu.



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