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lunedì 5 dicembre 2011

Quando marito e moglie devono scegliere una casa...

E' risaputo che uomini e donne abbiamo dei criteri molto differenti nel loro modo di scegliere ciò che devono acquistare e sul come farlo.
Possiamo discutere un bel pò su quali possano essere le cause di questo evidente fatto.
Qualcuno propende per differenze di natura, diciamo così, biologica. Qualcosa insito nella struttura genetica cerebrale. Noi, per nostre posizioni personali, riteniamo questa spiegazione molto superficiale e, comunque, non certificata da nessuna prova scientifica.
La realtà, probabilmente, risiede in fattori culturali e di posizione sociale. Che uomini e donne crescano con la sensazione di appartenere a 2 gruppi distinti è sempre più grande man mano che il bambino acquisisce coscienza di se e della società che lo circonda.

Sicuramente molto influisce la posizione sociale che si occupa.
Per essere ancora più chiari, la propria scala di scelte di acquisto dipendono molto dal lavoro che si fa e dal ruolo che si gioca in società e nella famiglia.
Un uomo che non si occupa della casa, avrà una tendenza a occuparsi dell'acquisto di casalinghi e detersivi pari a zero. Così come una donna che non ha (anche per accordo sociale) un buon rapporto con la manutenzione dell'auto, non metterà mai nella lista della spesa l'olio motore o l'antigelo per il radiatore.

Quando un marito e una moglie (o una coppia in generale) decidono di acquistare una casa, le differenze nella priorità delle scelte compaiono sulla scena. Generalmente la grande differenza fra i 2 è rappresentata da chi, materialmente, si prende l'onere della scelta.
Per esemplificare, quando l'acquisto viene fatto da una sola persona, uomo o donna che sia, i meccanismi decisionali e l'atteggiamento è molto somigliante. O, meglio, non si notano differenze fra un uomo e una donna solo per la loro differenza di categoria sessuale.
Un uomo che compra una casa casa con i suoi soldi si comporta in un modo molto simile ad una donna che compra casa con i suoi soldi.
Quando invece è una coppia a comprare, le differenze fra i ruoli cominciano ad avere un peso. Abbiamo (generalmente) un partner che è apportatore di fondi (o che contribuisce di più!) e un partner che non lo è. C'è un partner che si occupa di prendersi cura della casa (scegliere i dettagli estetici, gestire gli spazi, etc.) e un partner che non lo è.
In questa situazione, spessissimo, si crea una situazione in cui, per quanto la decisione dell'acquisto sia da imputare in modo eguale ai 2 partner, le dinamiche della scelta vertono su fattori differenti.
Chi mette i soldi o chi ha la responsabilità della trattativa, pone l'attenzione più su aspetti di natura economica e finanziaria. Chi si occupa di gestire la casa, pone l'attenzione più su aspetti relativi al godimento della casa.
E' ovvio, come specificato in altri post, che a tutti piacerebbe comprare la casa dei propri sogni. Ma spesso quel tipo di casa ha un costo che esorbita il budget disponibile.
Quando marito e moglie non discutono su quale sia il peso del godimento e dell'investimento (che si presenta soprattutto nell'acquisto di una seconda casa) è ovvio che le diversità nei criteri di scelta aumenteranno.

Questo si manifesta ancor più quando la scelta è fra qualcosa di già costruito oppure di una casa in costruzione. L'esperienza ci dice che gli uomini siano più propensi a comprare qualcosa ancora in costruzione (per via della convenienza dell'affare) rispetto alle donne.
Le quali più difficilmente riescono ad immaginarsi la qualità del comprato e ancora più spesso sospettano inadempimenti.
Tra l'altro la caratteristica del "stai attendo!" è da imputare non al partner femminile in se e per se, quanto al partner che (almeno in apparenza) sembra avere meno responsabilità nell'acquisto.
Ovvero chi ci mette la firma e la faccia, è meno preoccupato di possibilità problemi contrattuali o inadempimenti. Non che sia mai sicuro prendere per oro colato quanto commercialmente promesso o robe simili.
E' solo che "essere astuti" e "attenti" in una compravendita non vanno necessariamente a braccetto con l'emozione negativa o la paura di essere ingannati o di prendere la classica sola. Se si hanno dei dubbi, si pongono delle domande. Se si hanno delle legittime perplessità, si possono richiedere delle evidenze giustificative.

In ogni caso, quando marito e moglie decidono di comprare è sicuramente necessario che vedano per bene questi aspetti tra loro prima di porsi alla ricerca di un immobile. E che siano presenti insieme nei colloqui con il loro interlocutore di turno (agente o impresa che sia).

Al prossimo articolo.
Saludos a tottu.

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